“L’attuale Consiglio di Amministrazione di Hera scade ad Aprile 2019. Un incarico nel C.d.A di Hera vale 60.000 euro all’anno e non è da sottovalutare, visti i tempi che corrono. In Piazza Grande a Modena sono iniziate le grandi manovre per gli appuntamenti della primavera 2019 e tra questi, appunto, anche la gestione politica del pacchetto azionario in Hera. Il Comune di Modena ha una partecipazione importante in Hera, il 6,51 %, pari ad un nominale di circa 97 milioni di euro.

 

Nobili le parole per continuare il rapporto con questa società “ un solido punto di riferimento sul territorio modenese in termini di servizi “, ma l’impressione è che la gente non è d’accordo.

Hera, come è noto, è sotto controllo pubblico attraverso partecipazione degli Enti locali con il 51,3 % e con il blocco ( accordi di sindacato ) di intrasferibilità delle azioni al 38 %.

Modena vuole contare, insieme ad altri comuni modenesi soci di Hera, attraverso il blocco dell’8,5 % delle azioni con un valore di circa 126 milioni di euro, cosa che vale due consiglieri nel C.d.A e l’incarico di Vice Presidente.

Martedi sera cosa ha fatto il Consiglio Comunale di Sassuolo ha deliberato di stare al gioco e di partecipare al patto modenese rendendo il 70% delle azioni in possesso, intrasferibili…..dovrebbero essere circa 10 milioni di valore .

Noi avevamo proposto di non partecipare a patti del genere e vendere tutte le azioni per fare degli interventi di carattere strutturale per la città.

La verità: un posticino a qualche reduce sassolese, come disse Enrico IV di Navarra , Hera val bene una messa !

(Mario Cardone – PSI Sassuolo)