Attraverso il movimento, il gioco, la relazione si può apprendere. E si possono ascoltare i suoni di una lingua nuova, familiarizzando con essa. Questo il cuore del progetto di avviamento alla lingua inglese a cui l’Amministrazione Comunale ha destinato risorse economiche e di progetto, e che ha visto il coinvolgimento dei bambini e delle famiglie dei 3 nidi comunali. Ai laboratori hanno partecipato tutti: bambini, educatrici, esperti e formatori, e famiglie, che attraverso il gioco di movimento in lingua inglese hanno vissuto un’esperienza di forte empatia , imprimendo un significato profondo alla memoria personale, in cui si consolidano le conoscenze.

Visti i risultati molto positivi di questa esperienza svolta nei nidi, l’Amministrazione, nell’anno scolastico 2016-17, ha esteso la sperimentazione a 4 scuole materne, una per comprensivo: nelle scuole Rodari, San Carlo, Peter Pan e Don Milani le sezioni dei bambini di tre anni, con il coinvolgimento anche delle famiglie, hanno provato come attraverso la danza, e il movimento, associati ai suoni della lingua, si possano fissare tante nuove conoscenze, perché i bambini imparano facendo e sperimentando.

Ora il progetto si sviluppa ancora di più e si allarga: le dirigenti dei 4 istituti comprensivi hanno condiviso con l’assessorato all’Istruzione la positività dell’esperienza e la necessità di proseguirla su tutte le scuole materne. Si è perciò costituito un tavolo comune di progettazione ed è stata presentata richiesta di finanziamento alla Fondazione Cassa di Risparmio di Modena. L’Amministrazione, dal canto suo, cofinanzia questo progetto con una somma di 12.000 euro, 3000 per ogni istituto comprensivo, come attesta la delibera di Giunta del 6 marzo scorso.

“Abbiamo voluto consolidare questo progetto su tutte le scuole materne, e dargli continuità; le scuole hanno condiviso con noi la volontà di estenderlo a tutte le sezioni. In varie occasioni abbiamo ribadito la nostra convinzione, che la familiarizzazione precoce con la lingua inglese, estesa a tutti i bambini, garantisce parità di opportunità. Un obiettivo che abbiamo discusso e condiviso con le dirigenti, e che ci ha convinto della necessità di mettere insieme le risorse, economiche e di progetti, di cui disponiamo. Speriamo di riuscire anche in futuro a continuare queste bellissime esperienze”.