Approfittando del fatto che la derubata stesse sistemando nel cofano la carrozzina del marito si è infilato nell’abitacolo di un’autovettura in sosta nei parcheggi del centro commerciale La Pianella di Cavriago, impossessandosi di una borsa contenente il portafoglio con documenti personali, 60 euro unitamente a vari effetti personali della derubata tra cui il suo cellulare. Scoperto dalla stessa vittima subito dopo il furto è balzato a bordo di un’autovettura parcheggiata nei pressi, condotta da altro complice, dandosi alla fuga. Il marito della derubata contattava quindi il cellulare della moglie a cui rispondeva il ladro che ha cercato di impietosire le vittime: “Scusatemi ho sbagliato, vi restituisco tutto, non denunciatemi”.

Un chiaro tentativo per prendere tempo ed assicurarsi l’impunità. La borsa, poi ritrovata dalla derubata, è stata si abbandonata per strada mancante però del contante, del bancomat e dello stesso cellulare della vittima. Un furto destinato a finire nei meandri dei casi irrisolti se non fosse stata per la preziosa testimonianza della derubata che dando una dettagliata descrizione del ladruncolo ha permesso ai carabinieri di Cavriago, nel frattempo allertati dalla stessa derubata, di indirizzare le attenzioni investigative verso l’odierno indagato risultato corrispondere perfettamente alla descrizione fornita dalla vittima in sede di denuncia. La prova del nove circa la responsabilità dell’uomo, i carabinieri della stazione di Cavriago la ottenevano grazie alla stessa derubata che in apposita seduta di individuazione fotografica riconosceva il ladro nell’odierno indagato. Acquisita la prova regina con l’accusa di furto aggravato i carabinieri della stazione di Cavriago hanno denunciato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia un 33ene disoccupato residente a Reggio Emilia con a carico una sfilza di precedenti di polizia anche per reati di natura specifica. Le indagini dei carabinieri di Cavriago ora proseguono con il fine di identificare il complice chiamato a rispondere di concorso nel furto. La sua identificazione potrebbe essere questione di giorni: secondo i carabinieri lo stesso correo è infatti da ricercare nella stretta cerchia delle frequentazioni del 32enne indagato.