Cosa accomuna Dante e Oriana Fallaci, Walter Benjamin e Yukio Mishima, Julius Evola e Umberto Eco? Marcello Veneziani risponde domenica 18 marzo alle 17.30, presentando il suo ultimo libro “Imperdonabili” (Marsilio). Qui, ripensando alle voci che più lo hanno influenzato, ha costruito un affascinante itinerario attraverso idee, opere e autori. Questi autori possono essere definiti come irregolari del pensiero che non si accontentarono del loro tempo, creando nuove visuali o attingendo a tradizioni più antiche. Percorrendo ambiti diversi, si raccontano tratti salienti, aspetti intriganti, sguardi e vite di ciascuno di questi maestri. Dai giganti, come Machiavelli e Schopenhauer, alle intelligenze pericolose di Michelstaedter e Heidegger; dagli spiriti inquieti di Wilde e Chatwin a Pirandello e Arendt, sismografi di un’epoca; dalle penne di Kraus e Guareschi, che hanno lasciato il segno, alle presenze oniriche di Goncarov e Zambrano: un insieme di idee coerente in cui si riflette la sensibilità di un conservatore curioso, che ama la tradizione e pratica la ribellione, in rivolta contro le dominazioni della contemporaneità.

Marcello Veneziani (Bisceglie, 1955) è un giornalista e saggista italiano. Laureato in filosofia, inizia la carriera di giornalista nel 1979. Giornalista professionista dal 1982, assume all’età di 26 anni, la direzione del gruppo editoriale Ciarrapico-Volpe-La Fenice. E’ ritenuto uno degli intellettuali di destra più rappresentativi. Scrive su Il Giornale, collabora con Il Messaggero, La Repubblica, La Stampa, il Secolo d’Italia, L’Espresso, Panorama, Il Mattino, La Nazione, Il Resto del Carlino, Il Giorno e La Gazzetta del Mezzogiorno.