All’ingresso dei carabinieri nel bar ha cercato di infilarsi goffamente nel bagno del locale non riuscendoci a causa della porta chiusa. La circostanza sospetta non è passata inosservata ai carabinieri della stazione di Reggiolo che hanno identificato e sottoposto a controlli l’uomo. I motivi di tale atteggiamento sono stati compresi nel corso degli accertamenti che hanno portato al rinvenimento in disponibilità dell’uomo di alcune dosi di cocaina già confezionate e pronte allo spaccio.

Con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti  i carabinieri della stazione di Reggiolo hanno arrestato un 37enne disoccupato albanese, abitante a Reggiolo, ristretto al termine delle formalità di rito a disposizione della Procura reggiana. All’uomo, che nella mattina odierna comparirà davanti al tribunale reggiano per rispondere delle accuse a lui contestate, i carabinieri hanno sequestrato 4 dosi di cocaina, 2 telefoni cellulari ritenuti il tramite con i clienti e la somma di circa 200 euro in banconote di vario taglio, considerata provento dello spaccio alla luce dello stato di disoccupato, quindi senza reddito, del 37enne. E’ accaduto l’altra notte poco dopo le 3.30 quando nel corso di un servizio di controllo del territorio i componenti la pattuglia della stazione di Reggiolo, entravano in un bar del paese per i rituali controlli che vengono svolti durante l’attività preventiva. All’atto dell’ingresso i carabinieri avevano modo di notare come un avventore, alla vista dei militari, cercava di defilarsi tentando di entrare velocemente nel bagno del locale senza tuttavia riuscirci a causa della porta della toilette chiusa a chiave.

Insospettiti per tale atteggiamento i carabinieri raggiungevano l’uomo identificandolo in un 37enne albanese disoccupato abitante in paese. La circostanza anzidetta congiunto ad un certo nervosismo trapelato dal volto dell’uomo inducevano gli operanti ad approfondire gli accertamenti culminati con una perquisizione personale a seguito della quale in un pacchetto di sigarette, riposto nella tasca  dei pantaloni, risultavano essere occulte 3 dosi di cocaina già confezionate  e pronte allo spaccio del peso complessivo di oltre 3 grammi. Lo stupefacente, la cui detenzione è stata ricondotta ai fini di spaccio, veniva sequestrati unitamente a due telefoni cellulari ritenuti il tramite coni clienti e la somma di circa200 euro in banconote di vario taglio considerata provento dell’illecita attività. Alla luce della flagranza del reato di detenzione ai fini spaccio di sostanze stupefacenti l’uomo veniva condotto in caserma ed arrestato.