Venerdì 2 marzo, alle 17, nell’Aula Absidale di Santa Lucia dell’Università di Bologna, Jared Diamond riceverà il Premio Internazionale “Il Portico d’oro – Jacques Le Goff”, il riconoscimento della Festa Internazionale della Storia che viene assegnato a personalità del mondo della cultura impegnate con correttezza ed efficacia nella diffusione e nella didattica della storia. Diamond viene premiato come fondamentale punto di riferimento nella divulgazione delle conoscenze ed imprescindibile punto di riferimento per la costruzione di un’identità globale, costruita dall’incontro e dal dialogo fra le più diverse culture.

Il premio sarà consegnato dal Rettore dell’Università di Bologna Francesco Ubertini. Salutano in apertura Rolando Dondarini (Università di Bologna), Maurizio Fabbri (Università di Bologna) e Alfonso Giordano (Università Luiss). L’iniziativa è promossa dal Centro Internazionale di Didattica della Storia e del Patrimonio (DiPaSt) del Dipartimento di Scienze dell’Educazione “Giovanni Maria Bertin” dell’Università di Bologna.

Studioso e divulgatore capace di intrecciare metodo scientifico e discipline umanistiche, Jared Diamond ha raggiunto la fama internazionale con “Armi, acciaio e malattie”, best seller tradotto in 33 lingue che gli è valso il Premio Pulitzer nel 1998. Un libro che smantella con argomentazioni scientifiche l’idea che l’umanità possa essere divisa in razze e che un popolo possa essere geneticamente superiore ad un altro: sono le varietà ambientali, insieme a fattori geografici e tecnologici – spiega Diamond –, che hanno permesso o impedito lo sviluppo della civiltà in tutto il mondo.

Nato nel 1937 a Boston, Jared Mason Diamond ha ottenuto un dottorato in biofisica e fisiologia all’Università di Cambridge nel 1961. Ha poi proseguito le sue ricerche in fisiologia ad Harvard e, dal 1966, come professore alla UCLA Medical School. A dimostrazione del suo eclettismo, però, ha parallelamente ampliato le sue ricerche viaggiando in Nuova Guinea, dove ha lavorato nel campo dell’ornitologia e dell’ecologia pubblicando, nel corso di oltre quarant’anni di attività, più di seicento articoli accademici e conducendo ricerche in tutti i continenti.

Dall’incontro con i nativi della Nuova Guinea ha sviluppato inoltre una terza attività di ricerca, che lo ha portato ad accostarsi alla biologia evolutiva e alla geografia, della quale è divenuto professore alla UCLA e alla LUISS di Roma. La sua formazione scientifica si è così intrecciata con l’interesse per le culture umane e la loro storia.

Il suo debutto come autore per il grande pubblico è avvenuto nel 1991 con “Il terzo scimpanzé. Ascesa e caduta del primate Homo sapiens”, in cui, ricorrendo ad un mix di linguistica e biologia, ha apportato innovative fonti allo studio del linguaggio animale. Un approccio unico, che gli è valso nel 1992 il Los Angeles Times Book Prize e il Rhône – Poulenc Prize per i libri scientifici. A questo sorprendente esordio è poi seguito il successo mondiale di “Armi, acciaio e malattie”, in cui Diamond ha esplorato i fattori che hanno portato alla dominazione della cultura occidentale sul mondo, legando così in modo indissolubile la storia umana con l’ambiente.

La sua opera di divulgatore è proseguita in seguito con “Perché il sesso è divertente”, saggio sulle differenze fra la sessualità umana e quella animale, e “Collasso. Come le società scelgono di vivere e di morire”, ideale continuazione di “Armi acciaio e malattie”, in cui ha fuso storia ed ecologia per comprendere come e perché i fattori naturali hanno agito sul successo o sul fallimento delle società umane. Un filo rosso che lega anche i suoi due ultimi lavori “Esperimenti naturali di storia” e “Il mondo fino a ieri. Che cosa possiamo imparare dalle società tradizionali?”, pubblicati nel 2010 e nel 2013, che ancora una volta contribuiscono a sconfessare ipotesi e teorie razziste.

Jared Diamond è membro della Società filosofica americana, dell’American Academy of Arts and Sciences e dell’Accademia nazionale delle scienze. Si occupa inoltre di politica ambientale con Conservation International e WWF, del quale è membro del consiglio direttivo e con il quale ha seguito progetti per la conservazione dell’ambiente in Nuova Guinea e in Indonesia.