Al via dal 25 giugno 2018 la quinta edizione della Scuola informale di cultura imprenditoriale – Giardino delle imprese, promossa e organizzata da Fondazione Golinelli. Un percorso formativo volto a promuovere la cultura d’impresa tra gli studenti delle scuole secondarie di secondo grado strutturato in 3 fasi nelle quali i ragazzi sono guidati da imprenditori di successo, esponenti del mondo accademico, esperti scientifici e tutor nello sviluppo di un’idea innovativa, alternandosi in un programma di alto profilo che accompagna gli studenti nei 6 mesi di lavoro con lezioni, project work, eventi e attività pratiche finalizzate alla sperimentazione concreta e all’avviamento di un’idea originale d’impresa. Giardino delle imprese è un progetto di Fondazione Golinelli ideato nel 2014 e ha coinvolto fino ad oggi 234 tra ragazze e ragazzi del III e IV anno provenienti da oltre 40 Istituti superiori italiani.

La visione alla base del progetto è che le competenze trasversali (le cosiddette soft skill) sono oggi indispensabili – nel mondo del lavoro come nella vita quotidiana – per affrontare la complessità e l’imprevedibilità del futuro in un mondo globale e multiculturale come quello in cui viviamo. Per questo il Giardino delle imprese intende stimolare creatività, intraprendenza, pensiero critico, responsabilità, lavoro di gruppo e molte altre competenze trasversali.

IL CONTESTO

Giunto ormai alla quinta edizione, il progetto si inserisce all’interno di una cornice normativa e concettuale – nazionale ed europea – che vede l’educazione all’imprenditorialità nelle scuole e nelle università come leva strategica per il dinamismo imprenditoriale delle nostre economie e contribuisce a rendere i giovani più idonei all’assunzione e più «imprenditoriali» nel loro lavoro all’interno delle aziende e delle organizzazioni pubbliche e private. Attraverso il piano d’azione Imprenditorialità 2020 e la comunicazione «Ripensare l’istruzione», la Commissione europea ha sottolineato l’esigenza di inserire l’apprendimento dell’imprenditorialità in tutti i settori dell’istruzione, compreso l’apprendimento non formale. Con la Comunicazione 2016 “A new skills agenda for Europe” viene condivisa l’idea che le competenze di imprenditorialità possano affiancare le competenze disciplinari nel secondo ciclo di istruzione, per far si che i giovani diventino cittadini attivi, creativi e dotati di spirito di iniziativa. Il modello concettuale EntreComp,
Entrepreneurship Competence Framework, il Quadro di Riferimento per la Competenza Imprenditorialità, pubblicato nel giugno del 2016, ha inteso produrre una definizione comune di “imprenditorialità” che aiuti a stabilire un ponte tra i mondi dell’educazione e del lavoro e possa essere assunta come riferimento per qualsiasi iniziativa che miri a promuovere e sostenere l’apprendimento dell’imprenditorialità. A livello nazionale, il Piano Nazionale Scuola Digitale promosso dal MIUR ha dato grande impulso all’inserimento e al potenziamento dell’educazione all’imprenditorialità nelle scuole; nel 2017 il MIUR ha dato vita alla Coalizione Nazionale per l’imprenditorialità, di cui Fondazione Golinelli è partner, per la costruzione di un curriculum nazionale per l’imprenditorialità, con l’obiettivo di sviluppare negli studenti attitudini, conoscenze, abilità e competenze, utili non solo per un loro eventuale impegno in ambito imprenditoriale, ma in ogni contesto lavorativo e in ogni esperienza di cittadinanza attiva. In questo quadro si inserisce poi il “Piano per l’Educazione alla Sostenibilità” elaborato dal Gruppo di lavoro “Scuola, Università e Ricerca per l’Agenda 2030” del MIUR e che dà forte enfasi agli strumenti di educazione informale; questo Piano parte dalla consapevolezza che la scuola e la formazione hanno un ruolo centrale nella promozione di forme di sviluppo sostenibile e nella diffusione di modelli virtuosi di produzione e consumo sostenibili e una cittadinanza consapevole e attiva.