Il Comitato “Salviamo il Teatro Carani” saluta con favore l’apertura del Crogiolo Marazzi, così come di ogni altro contenitore culturale che arrivasse a vedere la luce in città, ma ciò non deve spostare di un millimetro l’obiettivo di avere un VERO teatro e di restituire alla vita cittadina quello che da tutti è considerato un gioiello liberty. Se la partecipazione di cittadini ed associazioni alla programmazione del Crogiolo sottolinea la necessità di avere sale da spettacolo in città, il taglio del nastro non ha che confermato i dubbi che già avevamo: il Crogiolo non ha un vero palcoscenico, ma una (piccola) pedana rialzata composta da pallet impilati, perciò non ha quinte, sipario, graticcia; non vi sono camerini ed entrate dirette al palcoscenico; non c’è un foyer e la platea non è che una distesa più o meno ordinata di sedie.

L’acustica è quella di un capannone e non consente spettacoli musicali, mentre le dimensioni della pedana (circa 6×2,5 metri) non permettono che la presenza di un numero limitatissimo di persone in scena. Questa amministrazione continua a vantarsi di aver realizzato progetti importanti grazie alla collaborazione coi privati, portando ad esempio il rifacimento di via Cavallotti, il parcheggio di via Radici in Piano e lo stesso Crogiolo Marazzi. Se è vero che la giunta ha questa capacità di coinvolgere i privati, vista la mancanza del benché minimo risultato con la proprietà Carani, dobbiamo concludere che non vi sia alcun interesse da parte dell’amministrazione alla riapertura del teatro cittadino e che proporre monologhi in un capannone, sopra una pila di pallet, sia considerata una buona soluzione. Certo non lo è per noi. Certo non è accettabile perdere il Teatro Carani. Sottolineiamo, con forza, il valore artistico e affettivo che ha per la città e non solo, forti dell’appoggio dei sassolesi e delle tantissime celebrità che hanno sostenuto e continuano a farlo la nostra attività e chiederemo un incontro con la giunta e con la proprietà al fine di chiarire l’attuale posizione di entrambe.

Il profondo senso di frustrazione del Comitato Salviamo il Teatro Carani, nonostante l’impegno e le energie spese, non toglie però valore e volontà al comitato stesso, che con rinnovata veemenza auspica una soluzione nel più breve tempo possibile. Sassuolo non può perdere il Teatro Carani.
La città merita di riavere il suo storico Teatro, il Carani.