Solitamente è l’inserzionista ad essere il truffatore ma nell’odierna vicenda le parti si sono invertite. Un trentenne di Boretto con il fine di vendere una scheda madre per computer ha pubblicato su un noto sito di annunci la vendita del manufatto informatico che commercializzava a 150 euro. Dopo aver pubblicato l’annuncio corredato dalla fotografia della scheda madre e dai suoi recapiti, è stato contattato da un uomo dichiaratosi interessato all’acquisto che concordava il pagamento del corrispettivo attraverso il circuito Paypal. Dopo aver constatato l’accredito della somma di 156,14 euro (in quanto alla cifra pattuita andavano detratte le competenze di Paypal), il 30enne reggiano provvedeva a spedire la scheda madre al recapito fornitogli dall’acquirente.

A distanza si alcuni giorni dal perfezionamento dell’acquisto il 30enne veniva contattato dall’acquirente il quale gli riferiva di alcuni problemi di funzionamento della scheda. Durante i successivi contatti telefonici il venditore arrivava ad intuire la possibile causa del problema ovvero l’errato posizionamento del processore all’interno del socket della scheda madre. In quest’ultimo caso infatti i pin del socket si piegano impedendo il corretto funzionamento del PC. Dopo aver chiesto alcune fotografie dalle quali verificava quanto sostenuto, l’acquirente continuava con lamentele, poi rivelatesi pretestuose e strumentali, tanto ad arrivare a contestare il pagamento a Paypal che bloccava la transazione. Grazie alla mediazione di Paypal veniva stabilito che la scheda madre rientrasse nelle mani del venditore prima della restituzione della somma a favore dell’acquirente. Accordatisi per tale soluzione, il venditore riceveva il pacco speditogli dall’acquirente ma nell’aprirlo constatava che all’interno vi erano dei pezzi di legno. Materializzato di essere rimasto vittima di un raggiro il 30enne si rivolgeva ai carabinieri di Boretto formalizzando la denuncia per truffa. Dopo una serie di riscontri tra l’utenza telefonica e le coordinate del conto Paypal ove erano stati versati i soldi i Carabinieri catalizzavano le attenzioni investigative sull’odierno indagato nei cui confronti venivano acquisiti incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di truffa per la cui ipotesi delittuosa venivano denunciati.