Un’inserzione esca associata a un numero di telefono dove intavolare la trattativa e ad una carta prepagata dove ricevere i soldi e la truffa è servita. In questo modo dal capoluogo piemontese una 40enne di Torino si è insidiata nei siti di compravendita più cliccati piazzando annunci trattanti la vendita di hard disk esterni che però non spediva. Le trattative correvano via telefono tramite l’utenza riportata nell’annuncio e quando sulla carta prepagata giungeva il corrispettivo dovuto il gioco era fatto. Quando l’acquirente lamentava il ritardo l’astuta truffatrice spariva nel nulla.

La 40enne torinese identificata grazie alle indagini telematiche dei carabinieri della stazione di Vezzano sul Crostolo è stata quindi denunciata alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia per il reato di truffa. La vittima, un 48enne impiegato di Vezzano sul Crostolo, in provincia di Reggio Emilia, dovendo acquistare un hard disk ha risposto ad un annuncio su un sito di e-commerce trattando l’acquisto del pezzo messo in vendita a 40 euro.

Dopo aver concordato modalità di pagamento e spedizione dell’oggetto acquistato, ha provveduto a versare il dovuto nella postepay fornitagli dalla venditrice venditore. Con il passare del tempo non vedendosi recapitarsi l’oggetto e non riuscendo più a contattare la venditrice, l’impiegato materializzato di essere rimasto vittima di una truffa si è presentato ai carabinieri della stazione di Vezzano sul Crostolo formalizzando la denuncia.

Dopo una serie di riscontri tra il numero di telefono associato all’inserzione esca, l’IP del computer utilizzato per l’annuncio e la carta prepagata dove erano confluiti i soldi, i carabinieri catalizzavano le attenzioni investigative sull’odierna indagata nei cui confronti venivano acquisiti una serie di incontrovertibili elementi di responsabilità in ordine al reato di truffa per la cui ipotesi veniva quindi denunciata.