Da circa tre mesi, con cadenza quotidiana se non di due volte al giorno, si presentava presso il supermercato Ecu di Cadelbosco Sopra acquistando alcune lattine di birra per poi rubarne altrettante. Fermato e redarguito nel passato non aveva esitato ad assumere atteggiamenti violenti minacciando i commessi che posti in una condizione di vera e propria paura evitavano di fermarlo.

A seguito dell’ennesimo furto, dalla mattina dell’8 gennaio scorso, la direzione aveva inviato una guardia giurata con il fine di arginare le condotte delittuose dell’uomo. Un provvedimento che tuttavia non ha sortito, in fase preventiva, i risultati auspicati. Nella tarda mattinata di ieri infatti l’uomo faceva ingresso nel supermercato venendo seguito a distanza dalla guardia giurata che lo notava rubare 4 latine di birra e alcune scatolette di tonno, che occultava nel giubbotto indossato, per poi presentarsi alla cassa pagando ulteriori 4 lattine di birra. Oltrepassate le casse, veniva fermato dalla guardia giurata che lo invitava negli uffici per i dovuti controlli. Una richiesta che mandava su tutte le furie lo straniero che dalle minacce passava ai fatti prendendo a schiaffi e pugni la guardia per poi allontanarsi dopo essere riuscito a recuperare le 4 lattine di birra rubate finite a terra, con le quali si dileguava raggiungendo una vicina abitazione. I carabinieri della stazione di Cadelbosco Sopra, allertati dal responsabile del supermercato, accertati i fatti si recavano nel condominio dove l’uomo era stato notato entrare e dove veniva rintracciato. Era andato a casa di un amico, estraneo ai fatti delittuosi, e dove i carabinieri recuperavano anche le 4 lattine di birra rubate.

Alla luce dei fatti e considerata la flagranza del reato di rapina l’uomo, identificato nel 41enne N.B., cittadino del Burkina Faso, domiciliato a Cadelbosco Sopra, veniva tratto in arresto. Questa mattina comparso davanti al Tribunale di Reggio Emilia dopo la convalida dell’arresto, in attesa del processo,  veniva rimesso in libertà con l’applicazione della misura cautelare dell’obbligo di firma tre volte alla settimana dai carabinieri. La guardia giurata rimasta contusa, non ricorreva alle cure mediche.