La forte campagna di sensibilizzazione portata avanti da tempo dai Carabinieri Comando Provinciale di Reggio Emilia, con continui inviti a diffidare dagli estranei e chiamare il 112, sta portando importanti risultati sul piano preventivo. Nonostante oramai siano numerosi i casi sventati grazie alla forte sensibilizzazione esercitata in tutta la provincia dai carabinieri continuano ad imperversare le truffe questa volta della falsa dipendente comunale e del carabinieri che si presentano a casa delle vittime ed adducendo pretestuosi controlli per verificarne l’autenticità chiedono di far visionare tutti i soldi e i preziosi posseduti.

Due i colpi sventati nella tarda mattinata di ieri dalle potenziali vittime che hanno chiamato i carabinieri veri della stazione di Rubiera che di concerto con la squadra antitruffa appositamente istituita dal Colonnello Buda comandante Provinciale dei carabinieri di Reggio Emilia in seno al dipendente Nucleo Investigativo hanno avviato le indagini per risalire ai truffatori. Nel mirino 2 anziani, un uomo di 84 e una donna di 70 anni, entrambi abitanti a Rubiera che non sono caduti nel raggiro grazie al fatto che i due, come consigliato da mesi dai Carabinieri, hanno chiamato il 112 evitando di consegnare nelle mani dei malviventi i loro risparmi e i preziosi posseduti. Un fenomeno delittuoso quello delle truffe ai danni di anziani che pare non vuole arrestarsi nonostante gli impegni in campo preventivo che da tempo sta vedendo i Carabinieri reggiani portare avanti in maniera insistente una mirata attività informativa finalizzata alla prevenzione di queste truffe. Solo l’altro ieri il comandante Provinciale Colonnello Antonino BUDA nel consueto incontro di fine anno con i giornalisti aveva sottolineato il fenomeno precisando che, fermo restando le indagini in corso per risalire alla banda sicuramente ben strutturata, grazie alla campagna di sensibilizzazione solo l’anno scorso erano state sventate oltre 50 truffe. Per questo motivo i carabinieri reggiani, fermo restando le risultanze investigative su questi due casi, invitano gli anziani ad alzare il livello di guardia e continuare a chiamare il 112 allorquando ricevono analoghe richieste da parte di falsi appartenenti all’Arma o di altri enti pubblici.