Nei giorni scorsi, al Centro Sociale Gianni Tasselli di Roncocesi, Reggio Emilia, il vicepresidente del Cai reggiano Elio Pelli, privati cittadini e altre associazioni di volontariato, hanno firmato un accordo di cittadinanza per la realizzazione del progetto “Qua il quartiere bene comune”.

Il Cai è stato invitato a partecipare dal Comune di Reggio Emilia, che per l’occasione è stato rappresentato da Valeria Montanari, assessora ad Agenda digitale, partecipazione e cura dei quartieri del Comune di Reggio Emilia e da Paolo Tamagnini, architetto di quartiere. Il progetto si propone di migliorare la vita nei quartieri di città attraverso la cura sia dei beni pubblici che dei bisogni della comunità. Si partirebbe dalla rigenerazione dei luoghi puntando, fondamentalmente, sulla partecipazione dei singoli cittadini e delle associazioni di volontariato che, alla stregua del Cai, hanno a cuore quel bene comune che corrisponde al territorio. “Nello specifico – spiega il vicepresidente Pelli – al Club alpino italiano di Reggio Emilia è stato chiesto di collaborare alla segnatura e tracciatura, con le norme Cai, di un percorso ciclo pedonale che collega il centro città con la Riserva dei Fontanili di Valle Re, passando dalle frazioni di Cavazzoli e Roncocesi”. La Riserva dei Fontanili tutela alcune sorgenti di pianura, ultimi residui di un sistema di risorgive che fino a pochi decenni fa costellava i depositi alluvionali dei principali corsi d’acqua, oggi quasi scomparse a causa dell’abbassamento delle falde acquifere provocato dalle captazioni irrigue.

“La Sezione Cai – aggiunge Elio Pelli – non poteva rimanere indifferente a questo invito che prevede la definizione e poi la segnatura di un percorso di grande interesse”. Particolarmente soddisfatta l’assessora Valeria Montanari, per quello che diventerà il primo sentiero della città, con la caratteristica segnaletica bianco rossa. “Il Cai – ricorda Pelli – è già sceso in pianura con il tracciamento di importanti percorsi come il sentiero 608 nelle Valli di Novellara e Reggiolo, il sentiero 646 (Via Matildica del Volto Santo) che da Luzzara, passando per Bagnolo, raggiunge la stazione dell’alta velocità di Reggio Emilia, e il percorso Brescello-Canossa lungo la Val d’Enza”.

Il Club alpino italiano sta diventando un punto di riferimento anche in pianura per chi vuole impegnarsi a difendere e valorizzare l’ambiente naturale.

Con la partecipazione al progetto “Qua il quartiere bene comune” il Cai, che non sale solo sulle alte vette, scende a bassa quota tra i quartieri e la campagna di Reggio Emilia.