Sarà anche per il territorio modenese un Ponte dell’Immacolata con il segno più sul fronte delle presenze turistiche, con un giro d’affari previsto in aumento del 5% per l’Appennino e del 7% per le città d’arte nel confronto con lo stesso periodo dell’anno scorso.

Il dato emerge da una indagine compiuta da Federalberghi-Confcommercio negli scorsi giorni su un panel di esercizi alberghieri della provincia di Modena e che riflette nonché conferma in parte la tendenza alla crescita misurata a livello nazionale: +25% di volume d’affari, previsto a quota 2,5 miliardi di euro.

Il fatto che la festività dell’8 dicembre cada nella giornata di venerdì costituisce un incentivo alla vacanza, che premia anche il nostro territorio. Ma più complessivamente va detto che il movimento che ruota attorno alla festività dell’Immacolata è un elemento di valutazione importante per immaginare l’andamento del prossimo Natale: ad oggi tutto fa pensare che la buona performance si manterrà anche per la fine dell’anno, in particolare per le località sciistiche.

«Il trend di aumento», commenta Amedeo Faenza, presidente provinciale degli albergatori modenesi, «va assecondato, promuovendo politiche ed azioni adeguate e soprattutto lavorando per rafforzare l’impianto della propria organizzazione turistica: appare importante, in particolare, attivare uno strumento gestionale – una Destination Management Organization (DMO) – presente in tutti i territori turistici strutturati e che, valorizzando il ruolo di Modenatur anche nella relazione con Bologna, divenga il soggetto di riferimento per il territorio nella traduzione in azioni operative delle strategie di promo-commercializzazione turistica condivise tra attori pubblici e privati».