Nove siti su tredici bonificati integralmente, altri 3 parzialmente ripuliti: l’80% del territorio che aveva bisogno di essere liberato da rifiuti e fanghi ceramici oggi è tornato ad essere sano e non costituisce più un problema. Non solo: mappati oltre 150 siti contenenti amianto, di cui 54 già bonificati e altri 50 circa sottoposti al procedimento che porterà alla rimozione.

Risultati rilevanti, quelli raggiunti dall’amministrazione di Casalgrande, sul tema della tutela dell’ambiente, resi possibili grazie a due fattori: da un lato la nascita, nel 2014, di un ufficio ambiente che si occupasse della salvaguardia del territorio con un impegno costante e mirato alle situazioni critiche; dall’altro, l’importante collaborazione degli imprenditori e dei cittadini di Casalgrande, che hanno compreso la rilevanza di questo tema e hanno appoggiato l’azione amministrativa con la giusta sensibilità. “Il nostro ringraziamento – afferma il sindaco di Casalgrande Alberto Vaccari – va quindi all’ufficio ambiente, che agisce da tre anni con precisione, costanza e determinazione; e agli imprenditori e ai cittadini, che hanno contribuito attivamente ad un progetto che va a favore della salute di tutti”.

 

FOCUS

Nel 2014 l’amministrazione si era posta l’obiettivo, nonostante gli strettissimi vincoli di bilancio, di creare un vero e proprio ufficio ambiente che si occupasse a tempo pieno delle bonifiche del territorio. Due le dimensioni su cui si volevano concentrare gli sforzi: il sottosuolo e le coperture in amianto. L’ufficio, una rarità in comuni di piccole – medie dimensioni, è stato creato e da tre anni agisce con determinazione. Questi i risultati.

Per quanto riguarda le bonifiche del sottosuolo, su un totale di 13 siti conosciuti, la bonifica è stata completata su nove siti; per altri 3 i lavori sono stati eseguiti parzialmente, mentre l’ultimo sito verrà bonificato quando partirà la sua riqualificazione. La superficie complessiva da bonificare era di 121.740 metri quadri: ad oggi il territorio ripulito è di 97.530 metri quadri, l’80% circa. Sono state asportate ben 245.310 tonnellate di materiale inquinante di diverso genere.

Per quanto riguarda l’amianto, è stata disposta una mappatura generale dei siti pericolosi, con l’utilizzo di indagini aeree. In fasi successive sono state individuati ben 150 siti da bonificare: su 99 di essi sono stati avviati i procedimenti amministrativi, con 54 bonifiche già completate. Su 200mila metri quadrati di superfici mappate, ad oggi ben 100mila sono state bonificate, altre 15mila sono monitorate e non costituiscono un problema per la salute. Le restanti superfici (circa 85mila metri quadri) saranno in massima parte bonificate in un periodo, fissato da ordinanze del sindaco, che va tra i prossimi 12 e 36 mesi.