Nei primi 20 giorni di lavoro è stato derubato per ben due volte: la prima di 4.000 euro e la seconda circa 600 euro. In entrambi i casi i soldi – dell’azienda dove lavorava e che aveva ricevuto a pagamento di consegne di generi alimentari – erano riposti all’interno di appositi borselli lasciati incustoditi nel furgone. Credeva che sporgere denuncia fosse una mera formalità ignaro, probabilmente, che a ogni fatto reato vengono espletate le indagini. E così in occasione dell’ultima denuncia del furto del borsello, asportatogli in località Ponte Enza del comune di Gattatico la notte del 16 ottobre scorso dal furgone lasciato incustodito per andare a prendere un caffè, si è ritrovato rivolte le “attenzioni” dei carabinieri di Gattatico, insospettiti per le “falle” contenute nella deposizione.

In particolare il bar dove l’uomo aveva riferito essersi recato per andare a prender il caffè, lasciando il borsello incustodito nel furgone parcheggiato poco lontano davanti a un ristorante, era stato recentemente chiuso dagli stessi carabinieri di Gattatico per motivi di ordine pubblico. Per questo motivo i militari hanno approfondito gli accertamenti scoprendo il contenuto mendace della denuncia di furto. Nel giro di qualche giorno, l’autista di un’azienda di logistica romana, un 31enne abitante a Bibbiano, si è ritrovato da vittima di un furto a indagato per simulazione di reato in quanto i fatti cosi come da lui esposti non sono risultati corrispondere al vero. Per questo motivo, a conclusione delle indagini, l’uomo è stato denunciato dai carabinieri della stazione di Gattatico alla Procura della Repubblica preso il Tribunale di Reggio Emilia per simulazione di reato. I carabinieri di Gattatico, anche grazie all’analisi dei filmati delle telecamere dei varchi comunali e di quelli della videosorveglianza del parcheggio del ristorante dove l’indagato aveva riferito aver subito il furto, hanno accertato l’assenza, nell’orario e nel giorno del furto, del furgone. Appurati i fatti e circostanziate le cause che avevano indotto l’uomo a simulare il furto l’autista veniva denunciato. Una denuncia a carico dell’autista infedele che va ad aggiungersi a quella fatta anche dai dai titolari dell’azienda per cui lavora che, constatando ammanchi di merce a lui affidata per la consegna ai clienti, l’hanno denunciato per appropriazione indebita. A questo punto sotto la “lente di ingrandimento” dei carabinieri di Gattatico anche la denuncia di furto sporta a Cavriago dove con le stesse modalità gli era stato asportato un marsupio con 4.000 euro. In assenza dell’amissione di responsabilità da parte del diretto interessato i carabinieri di Gattatico unitamente ai colleghi di Cavriago stanno al riguardo effettuando le dovute indagini non escludendo l’ipotesi che analoga condotta simulatoria possa essere stata compiuta anche in quella circostanza.