Un protocollo d’intesa contro l’abusivismo nel comparto benessere, in particolare acconciatura ed estetica, è stato firmato dal Comune di Poviglio, da Lapam Confartigianato e da Confcommercio.

“Da anni – spiegano Confcommercio-Imprese per l’Italia e Lapam Confartigianato – portiamo avanti battaglie contro gli abusivi e in favore delle imprese serie e regolari. Al centro, oltre alla legalità e al rispetto delle regole, c’è la tutela dei cittadini: non tutti sanno che affidarsi ad abusivi, oltre a procurare un danno alle aziende serie, comporta dei rischi per la salute perché, naturalmente, chi esercita queste professioni in modo fraudolento non è sottoposto ai controlli. Pensiamo, ad esempio, a chi mette, letteralmente, le mani in testa ai clienti con prodotti di cui non conosciamo l’origine”.

Ecco, dunque, il protocollo firmato a Poviglio con l’obiettivo di mettere un freno a questo fenomeno in crescita.

“Motivazioni di natura etica e legale, nonchè la selettività dell’attuale situazione economica – afferma il Sindaco Giammaria Manghi – impongono una riflessione ad ampio raggio sulle piccole e medio grandi attività d’impresa insediate sul territorio, che costituiscono la struttura portante dell’assetto produttivo, ma che risentono dell’intensificarsi di alcuni fenomeni di abusivismo e concorrenza sleale. Ritengo necessario che l’ente locale si adoperi per arginarli, intervenendo a sostegno anche dei consumatori e dell’intera collettività”.

“L’obiettivo di questo protocollo – prosegue il primo cittadino – è quello di agire in sinergia per contrastare la concorrenza sleale ed altre forme eversive di sfruttamento della manodopera, di lavoro nero, di evasione fiscale che determinano, in alcuni casi, anche rischi per la salute. Questi fenomeni illegali rischiano di marginalizzare nel mercato le piccole e medie attività e imprese che, oltre a rispettare le regole fiscali, igienico-sanitarie ed urbanistiche, operano per garantire la sicurezza nei luoghi di lavoro, investono in qualità e formazione del personale per fornire ai clienti prestazioni di alta professionalità e competenza con la massima garanzia”.

Quattro le direttrici di lavoro sia per le associazioni che per il Comune. Lapam Confartigianato e Confcommercio si impegnano a lanciare una campagna informativa di concerto col Comune per sensibilizzare l’opinione pubblica; istituire, presso le rispettive sedi, un punto di raccolta delle segnalazioni di eventuali attività esercitate senza il pieno rispetto delle regole; inviare alla Polizia Municipale dell’Unione dei Comuni Bassa reggiana le segnalazioni pervenute, naturalmente non anonime e basate su dati e riscontri oggettivi; formare e informare i propri associati rispetto alle normative sia relative alla sicurezza che agli adempimenti fiscali e burocratici.

L’amministrazione comunale, dal canto suo, si impegna a prendere in esame le informazioni ritenute importanti trasmesse dalle associazioni; adottare provvedimenti specifici eventualmente necessari per combattere il fenomeno dell’abusivismo; istituire un tavolo tecnico di lavoro, a cadenza semestrale, con la presenza anche della Polizia Municipale e di altri soggetti che si riterrà utile invitare; diffondere i dati statistici raccolti.

“L’abusivismo – concludono Confcommercio-Imprese per l’Italia e Lapam Confartigianato – è una piaga in crescita come testimoniato dai social network dove è sempre più facile imbattersi in post che promuovono servizi alla persona (parrucchiere, estetiste, dietiste, perfino tatuatori…) da parte di chi non ha titoli per farlo. Questo protocollo va nella direzione giusta, quella di sostenere le imprese regolari e di stanare i ‘furbetti’ che, con il loro comportamento scorretto, danneggiano sia le imprese sane che i consumatori stessi”.