Vessazioni psicologiche, botte, insulti e minacce anche davanti ai figli. Alla base delle assurde violenze dell’uomo, che stando ai raccapriccianti contenuti della denuncia andavano avanti da circa 10 anni, improvvisi scatti d’ira che si verificavano regolarmente quando faceva uso smodato di bevande alcoliche o quando perdeva danaro giocando ai videopoker. Gravi e inauditi episodi di violenza per i quali, al termine delle indagini, i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della compagnia di Castelnovo Monti hanno denunciato l’uomo, un 40enne abitante in un comune dell’Appennino reggiano, alla Procura reggiana per i reati di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali aggravate.

La Procura, condividendo con le risultanze investigative dei carabinieri, ha richiesto e ottenuto dal gip del Tribunale di Reggio Emilia, l’applicazione nei confronti dell’uomo, della misura cautelare coercitiva dell’allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento prescrivendogli il divieto di comunicare con qualsiasi mezzo con la moglie. Pesanti come un macigno le contestazioni mosse all’uomo nei capi d’imputazione alla base del provvedimento. Gli si attribuiscono dal 2007 maltrattamenti abituali alla moglie consistititi nel picchiarla con schiaffi e pugni al volto, con una frequenza di almeno 10 volte nell’ultimo anno, procurandole evidenti lividi. In un occasione quando dopo aver perso una scommessa online giocata nel computer di casa scaraventava a terra il computer provocando il pianto della figlioletta impaurita. L’aver pianto per paura ha visto la piccola essere presa per le gambe e strattonata. Maltrattamenti concretizzatisi anche con quotidiane urla, offese e gravi minacce di morte. L’ultimo episodio, risalente agli inizi del corrente mese, ha visto l’uomo prendere per la testa la moglie condurla in cucina e riempirla di schiaffi e pugni sino ad arrivare a stringerle il collo. In questa circostanza tenendolo il collo con una mano e impugnando un coltello con l’altra la minacciava di morte. Quest’ultimo episodio, che ha visto la donna ricorrere alle cure mediche ospedaliere (30 i giorni di  prognosi per una serie di ematomi, contusioni e addirittura l’infrazione di una costola), è culminato con l’intervento dei carabinieri del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Castelnovo Monti che hanno portato alla luce i 10 di violenza domestica che la donna subiva in silenzio. Condotte violente che riscontrate in maniera puntuale e dettagliata dai carabinieri hanno visto la Procura richiedere, ed ottenere dal GIP del tribunale reggiani, l’odierno provvedimento di natura cautelare di natura coercitiva che è stato eseguito dai carabinieri. La donna e i suoi figli inoltre ora sono sotto la tutela dei competenti servizi sociali.