Nuovo Direttore di struttura all’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia. Dal mese di Ottobre la direzione della Struttura Complessa di Pneumologia è affidata al dottor Nicola Facciolongo, 61 anni, nato a Torino. Il medico opera al Santa Maria Nuova dal 1999. Dal 2009 al 2017 è stato responsabile di Struttura Semplice di Terapia Semi-Intensiva Respiratoria nell’unità di Pneumologia del Santa Maria Nuova di Reggio Emilia.

Eccellente il suo profilo, testimoniato in termini quantitativi e qualitativi dalla produzione scientifica che si associa all’ampia partecipazione come relatore a corsi, convegni e congressi. La struttura che il dottor Facciolongo va a dirigere conta 50 operatori dei quali 11 medici, 2 contratti di libera professione, 2 borsisti, 24 tra infermieri e tecnici sanitari, 10 tra ausiliari, operatori addetti all’assistenza e tecnici, 1 amministrativo.

Nel reparto sono in crescita le prestazioni in regime ambulatoriale erogate a utenti esterni. Dalle 6mila 216 dei primi 6 mesi 2016 si è passati alle 8mila e 83 dei primi 6 mesi 2017. L’indice di attrazione da fuori provincia è inoltre passato dal 6,78% dei primi sei mesi del 2016 al 9,84% dei primi sei mesi del 2017.

Tra gli obiettivi assegnati al nuovo direttore vi è quello di favorire un’organizzazione delle attività finalizzata ad assicurare risposte quali/quantitative adeguate al fabbisogno della popolazione nel rispetto dei tempi di attesa stabiliti a livello regionale e di partecipare attivamente alla ottimizzazione dei percorsi clinici per i pazienti.

“La pneumologia moderna – spiega il dottor Facciolongo – dovrà affrontare nei prossimi anni delle sfide eccezionali. L’aumento delle patologie respiratorie a livello globale e anche a livello locale ci impone di dare delle risposte sempre più qualificate e tecnologicamente avanzate e questo è l’obiettivo che ci poniamo per i prossimi anni. Siamo un centro di livello nazionale nella diagnosi e cura dell’asma grave, nella diagnosi e cura del cancro del polmone e delle patologie interstiziali del polmone. Abbiamo una delle reti più avanzate nella cura dei disturbi respiratori del sonno e nelle malattie neuromuscolari senza contare la rete per la cura della tubercolosi. Obiettivo primario nei prossimi anni sarà quello di migliorare l’organizzazione dei percorsi diagnostico terapeutici e dell’accuratezza delle cure attraverso l’innovazione culturale e tecnologica in modo da essere sempre all’avanguardia e potere dare ai nostri pazienti il meglio delle cure possibili”.