Proseguono a ritmo serrato gli appuntamenti con Reggio Film Festival. La serata di mercoledì 8 novembre si apre alle 19 al Teatro San Prospero con una tavola rotonda dedicata agli Eroi mancati dello sport. Lo sport genera epica, l’epica si nutre di eroi, certi rimangono impressi nella memoria collettiva, altri meno. Se ne discute a partire da Ettore e Achille, attraversando le storie. Tra cui quella di Tiberio Mitri, il pugile dimenticato che sfidò sul ring Jack La Motta. Oppure il racconto della squadra dello Spezia, che vinse lo scudetto in un campionato mai riconosciuto.

Giulio Regeni, che andò a giocare in Egitto. E poi Dorando Pietri, Livio Berruti, Carl Ludwig Luz Long, Socrates, Tommie Smith, Mennea. Una ballata di storie perdute, in compagnia di Marco Ciriello, Angelo Carotenuto, Alessandro Di Nuzzo.

Marco Ciriello (foto), scrittore e giornalista per Il Mattino e il Messaggero. Ha scritto per teatro e tv, è autore di diversi documentari tra cui Ezra Pound, Poeta. Ha scritto In corsa (L’ancora del mediterraneo, 2004), Qualcuno era venuto a turbare il nostro cuore (Pequod, 2006), Tutti i nomi dell’estate, (Effigie, 2009), Grande Atlantico. Cargo Ship Stories (Lettera22, 2010), Pace all’acque (Mephite, 2010), SanGennaroBomb (Mephite, 2011), Il vangelo a benzina (Bompiani, 2012), Per favore non dite niente (Chiarelettere, 2014), Il più maldestro dei tiri (Ad est dell’equatore, 2015), Assassinio sulla Palmiro Togliatti (Baldini&Castoldi, 2016), Le sorelle misericordia (Spartaco, 2017), Il catenaccio mi sta antipatico (Magic Press, 2017).

Angelo Carotenuto, giornalista, lavora a La Repubblica, dove si è occupato di cronaca, politica, spettacoli e sport. Cura il blog Puliciclone. Ha scritto due romanzi: Dove le strade non hanno nome (Ad Est dell’Equatore, 2013) e La grammatica del bianco (Rizzoli, 2014).

Daniele Marchesini, ha insegnato Storia contemporanea alla Facoltà di lettere e filosofia dell’Università di Parma.Si è occupato di politica culturale del fascismo, di alfabetismo e cultura scritta, di motorizzazione di massa (L’Italia a quattro ruote. Storia dell’utilitaria, Bologna. Il Mulino, 2012), di storia dell’industria ciclistica (Bianchi. Una bicicletta sola al comando, Bergamo, Bolis, 2007) e di storia sociale dello sport: Coppi e Bartali; L’Italia del Giro d’Italia; Cuori e motori. Storia della Mille Miglia; Carnera; Eroi dello sport. Storie di atleti, vittorie, sconfitte.

Alessandro Di Nuzzo è direttore editoriale della casa editrice Aliberti, ha insegnato al Master di Scrittura Creativa della LUISS di Roma e diretto per cinque anni il Festival OST di Reggio Emilia. Nel 2015, pubblicando il romanzo La stanza del principe, ha vinto il premio Mazara del Vallo Opera Prima per la narrativa.

Come autore teatrale ha firmato: Café Lumière (2009); Garibaldi 32 (2011), La storia del Quartetto Italiano (2011). Come autore cinematografico ha scritto: Prosociality Sport Club (2012), Rooms (2016), Un caffè sospeso (2016), El cibo va (2016).

Con la sceneggiatura di Sweetland nel 2014 riceve il contributo allo sviluppo delle sceneggiature dal Dipartimento Cinema del MIBAC.

Alle 21 poi verranno proiettati vari corti sul tema eroi, spazio libero e laicità. Saranno proiettati anche alcuni corti documentari in cui l’eroismo è raccontato direttamente dai protagonisti. 9.58 è un corto dedicato a un eroe dello sport, Usain Bolt.

Three Little Ninjas è un divertente corto d’animazione su un eroe poco eroe e una principessa molto poco innamorata. Nicht hier Nicht Da è un cortometraggio sulla crescita e sull’amore. Si parlerà anche di Rivoluzione Russa a cent’anni di distanza, con il corto The living go ahead. L’israeliano Sette Minuti parla delle contraddizioni della vita militare.

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