Continua senza sosta la lotta al traffico di stupefacente in città da parte della Squadra Mobile della Questura reggiana. Nella giornata di sabato, gli uomini agenti si sono appostati per monitorare un fabbricato rurale, sito in via Ancini, dove era stato segnalato un “via vai” sospetto. Lo stabile, peraltro, era ben noto agli uomini della Squadra Mobile, che a marzo avevano scoperto al suo interno una piantagione di marijuana, sequestrando 648 piante e traendo in arresto un “coltivatore diretto” di origine cinese.

L’appostamento ha dato ben presto i suoi frutti. Gli investigatori della Squadra Mobile hanno visto uscire dal casolare in bicicletta un giovane. Il suo controllo ha portato alla scoperta di un involucro, che il giovane deteneva con sé, contenente oltre 25 grammi di cocaina. Insieme allo stupefacente gli agenti trovavano anche la chiave di una stanza all’interno del fabbricato. Qui veniva rintracciato un secondo soggetto ed ulteriori 140 grammi di cocaina; parte dello stupefacente era detenuto in un vasetto in vetro, insieme a del riso; tale modalità di conservazione porta a ritenere che gli arrestati detenessero, usualmente, lo stupefacente sotterrandolo nel terreno. Il riso serve, infatti, a preservare lo stupefacente dall’umidità. Nel corso della perquisizioni sono stati rinvenuti anche sette telefoni cellulari, un bilancino di precisione e vario materiale idoneo per il confezionamento dello stupefacente.

Gli arrestati, A.S., nato a Shqiperi (Albania) classe 1988, e D.C., nato a Durres (Albania) classe 1989, espletate le formalità di rito venivano associati presso la locale casa circondariale a disposizione dell’autorità giudiziaria.