Furgoni e auto rubate per bloccare le strade e impedire l’intervento dei carabinieri al fini di riuscire a compiere furti di ingente valore ai danni di aziende e negozi. Colpi studiati nei minimi particolari quelli compiuti in tutto il nord Italia dalla banda della Volvo così ribattezzata perché tra i mezzi utilizzati per bloccare le strade o sfondare le vetrate vi è sempre una Volvo XC 90 (macchina utilizzata nel reggiano per sfondare la vetrata del MediaWorld e a San Martino in Rio per bloccare la strada durante il furto in un’azienda logistica di capi d’abbigliamento firmati).

Al riguardo i carabinieri della Stazione di Gattatico e della Compagnia di Guastalla hanno localizzato nelle campagne del comune di Gattatico il deposito della refurtiva ricavato in un casolare in disuso dove i carabinieri hanno messo le mani su un’ingente partita di refurtiva, del valore di oltre 100.000 euro, che si ritiene sia da ricondurre proprio alla famigerata banda della Volvo. Tra la refurtiva recuperata, migliaia di capi d’abbigliamento firmati per bambini rubati la notte del 24 ottobre alla Snat Logistica di Campegine, centinaia di accessori di pregio in titanio e carbonio rubati la notte del 30 settembre in un’azienda all’ingrosso che tratta componenti per biciclette di Zola Predosa, nel bolognese e numerosa attrezzattura edile la cui provenienza furtiva è in corso di accertamento.

Le indagini, coordinate dalla Procura reggiana, ora mirano a risalire proprio sia agli autori materiali dei furti che al braccio “logistico” della banda che potrebbe aver base proprio nel reggiano. Nel frattempo sono in corso battute nell’intera provincia reggiana per localizzare eventuali ulteriori capannoni usati come magazzini dove la refurtiva era stoccata e appositamente catalogata pronta per essere ceduta a compiacenti ricettatori. Il rinvenimento della refurtiva l’altra sera quando una pattuglia dei carabinieri della stazione di Gattatico e del Radiomobile di Guastalla, nell’ambito dell’attività di controllo del territorio, si imbatteva in due sconosciuti che alla vista dei carabinieri uscivano da un casolare abbandonato di Via Bergamina della frazione Taneto di Gattatico dandosi alla fuga. Sul posto, si portava il Comandante della Compagnia di Guastalla che, insieme a numerose pattuglie fatte convergere, scatenavano una caccia all’uomo che tuttavia non consentiva di rintracciare i due fuggitivi.

I motivi della loro presenza all’interno del casolare è stato subito chiarito dalla successiva ispezione eseguita all’interno. I carabinieri hanno infatti rinvenuto un’ingente partita di refurtiva (migliaia di capi d’abbigliamento, centinaia accessori di prego in titanio e carbonio per biciclette e numerosa attrezzature edile) del valore stimato in 120.000 euro risultata rubata. Un recupero fruttuoso non solo sotto l’aspetto economico, alla luce del valore della refurtiva, ma anche sotto quello investigativo. Al riguardo infatti i carabinieri hanno proceduto ai dovuti rilievi per cercare di trovare anche in sede scientifica una svolta investigativa che porti a identificare i malviventi in quanto gli operanti hanno rilevato impronte digitali che verranno inviate al Reparto Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Parma per le indagini di comparazione con i soggetti censiti dai carabinieri.