E’ il passo avanti decisivo per la realizzazione del polo 0/6 in via Filippo Re a Bologna: la giunta di Palazzo d’Accursio, su proposta della vicesindaco Marilena Pillati, e il Consiglio di Amministrazione dell’Università di Bologna hanno licenziato lo schema di protocollo operativo che consente di avviare il progetto per la realizzazione di un nido e una scuola d’infanzia nel comparto universitario, adiacente a via Irnerio. La delibera andrà ora all’esame della commissione consiliare competente per poi giungere nell’aula del Consiglio comunale cui spetta l’approvazione definitiva.
Si realizza con questo polo 0/6 un progetto pilota che, attraverso la piena collaborazione tra Comune e Università, consentirà anche di sviluppare progetti educativi innovativi, avvalendosi delle competenze presenti all’interno dell’ateneo e dei servizi educativi comunali.

Il primo accordo tra Comune e Università risale all’anno scorso e oggi, dopo una serie di approfondimenti, è pronto a diventare operativo. L’accordo prevede che l’Università realizzi l’edificio e che lo conceda per 25 anni in comodato gratuito al Comune di Bologna, che lo utilizzerà per la gestione del polo per l’infanziarivolto a bambini di età 0-6 anni, il cui progetto educativo e psicopedagogico verrà, come già detto, definito congiuntamente da Comune e Università. A tal fine è stata prevista una cabina di regia, composta da sei componenti dell’Università e tre del Comune, che elaborerà il progetto psico-pedagogico grazie all’apporto scientifico dell’Alma Mater (in particolare del dipartimenti di Scienze dell’Educazione e di Psicologia, ma anche di altre realtà presenti in Ateneo che si occupano di questioni educative) e del Comune.

Il polo 0/6 sarà organizzato in due sezioni di nido (capienza stimata: 42 bambini) e due sezioni di scuola d’infanzia (50 posti), che rientreranno a tutti gli effetti nell’offerta del Comune di Bologna che ne regolerà l’accesso attraverso i propri regolamenti. Ai dipendenti universitari residenti a Bologna sarà riconosciuta la precedenza sulla metà dei posti del nido (21). Per quanto riguarda la scuola d’infanzia sarà prevista una precedenza d’accesso per i bambini residenti e provenienti dal nido d’infanzia proprio al fine di garantire il percorso di continuità educativa.

Per sostenere complessivamente il progetto, che consentirà di arricchire l’offerta di servizi 0-6 disponibile per i propri cittadini, il Comune corrisponderà all’Università la cifra forfettaria di 115.000 euro l’anno.