L’associazione culturale LiberaMente ha organizzato, in collaborazione con il Comune di Castelnovo e la Biblioteca “Crovi”, una iniziativa in due giornate in occasione del centenario della rivoluzione russa. “1917 – 2017: la parabola della rivoluzione russa raccontata dal cinema” è il titolo suggestivo della proposta: il 4 novembre, sabato, e una settimana dopo, l’11 novembre, alle ore 16 nella sala concerti dell’Istituto Merulo, il tema storico – cinematografico sarà affrontato insieme al relatore Marco Della Nave, con l’ausilio di spezzoni di film russi che hanno raccontato il passaggio cruciale del 1917. Marco Della Nave è nato a Fermo (AP) nel 1958. Come regista televisivo ha diretto documentari e programmi sul cinema, il teatro, le arti plastico-figurative per la Rai e altri enti pubblici e privati. Ha pubblicato saggi di critica su diversi grandi cineasti, dai Lumière a Kiarostami.

La cinematografia russa ha avuto un ruolo molto importante nel narrare le varie fasi della rivoluzione: le opere più tipiche del primo periodo rivoluzionario sono le “agitka” (film d’agitazione). In genere brevi cortometraggi di battaglia la cui produzione è andata in gran parte perduta. Molti film usciti dopo la caduta dei Romanov già si rifacevano ad una tematica sociale ed antizarista. Agli inizi del 1920 viene attuato il decreto che nazionalizza l’industria cinematografica, con la fine ufficiale del cinema privato. A seguire in Russia nasce la prima scuola cinematografica del mondo. Molti giovani registi furono attratti dalla nuova arte così a portata di mano, proliferarono i cortometraggi di esaltazione del lavoro collettivo. Altri autori del nuovo cinema sovietico uscirono con opere significative negli anni seguenti: Sergej Ejzenstejn ultimò La corazzata Potemkin nel 1925 e Ottobre nel 1927.

Per informazioni: 366 9868220, liberamente27.3@gmail.com.