Approfittando dei problemi psicofisici di una coppia di sorelle ultranovantenni, sole e senza alcun familiare, si appropriava indebitamente del loro patrimonio, sottraendo nel tempo alle due donne ingenti somme di denaro utilizzate in parte anche per acquistare un immobile e facendosi nominare erede universale di tutti i loro beni.
Protagonista della vicenda è C.P.L., consulente finanziario italiano nato in sudamerica, dipendente di un noto Istituto di credito, impiegato presso una delle più grandi filiali di un Comune dell’area metropolitana di Bologna, il quale, avvalendosi del rapporto fiduciario instauratosi negli anni con la coppia di anziane sorelle entrambe in condizioni di fragilità oggettiva e facilmente influenzabili nell’autodeterminazione oltre che invalide, attratto dal loro consistente patrimonio, si adoperava in tutti i modi per appropriarsene operando sui conti correnti,
I finanzieri del II Gruppo della Guardia di Finanza di Bologna, partiti da una denuncia, hanno avviato complessi e mirati accertamenti bancari che hanno consentito di denunciare il consulente alla locale Procura della Repubblica per il reato di circonvenzione di incapace.
Lo sviluppo delle investigazioni, le puntuali indagini finanziarie e le perquisizioni svolte dai militari hanno fatto emergere un quadro allarmante ed evidenziato come l’uomo abbia ottenuto nel tempo la fiducia delle anziane e la piena disponibilità del patrimonio personale delle vittime comportando la necessità del sequestro preventivo d’urgenza di conti correnti, titoli e polizze per più di 430.000 euro, oltre un immobile del valore di circa 90.000 euro, al fine di interrompere l’illecita attività.
Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Bologna, avallando quindi le ipotesi investigative dei finanzieri e tenuto conto della gravità della condotta, nel convalidare il sequestro preventivo d’urgenza, ha disposto anche l’applicazione della misura degli arresti domiciliari nei confronti dell’indagato.
Sono al vaglio degli investigatori ulteriori posizioni di correntisti/investitori gestiti dal consulente.
Senza sosta, dunque, l’impegno degli uomini e delle donne della Guardia di Finanza di Bologna che con il ruolo di polizia economico-finanziaria, mira anche a tutelare i risparmiatori ed in particolar modo i soggetti più deboli tra cui gli anziani che più frequentemente sono esposti a truffe e raggiri con serio pericolo per i risparmi di una vita.