Da anni minacciava, picchiava e maltrattava la mamma, e a volte anche la sorella, per ottenere i soldi necessari per acquistare la droga. Teatro dell’assurda storia un comune della provincia di Reggio Emilia dove un 40enne reggiano con problemi di tossicodipendenza, al culmine dell’ennesimo episodio di violenza, è stato arrestato dai Carabinieri di Cadelbosco Sopra per maltrattamenti in famiglia. L’uomo, già finito in carcere nel 2012 per aver incendiato due auto alla mamma e denunciato nel 2014 per maltrattamenti in famiglia, dopo un periodo di ricovero in una struttura riabilitativa, alla fine dell’anno scorso, è tornato a casa e con lui le prepotenze nei confronti dei familiari.

Alla base delle gratuite violenze i soldi per acquistare la droga. Il cliché per aver i soldi era sempre lo stesso: dalle prime ore del mattino offendeva e urlava contro la mamma sputandole anche addosso, rompeva oggetti e suppellettili della casa sino quando non otteneva il suo scopo. Quindi tramite taxi oppure obbligando la madre ad accompagnarlo, raggiungeva i suoi fornitori ed acquistava lo stupefacente. Quando la sorella interveniva in difesa della madre veniva pestata come accaduto alla fine del dicembre dell’anno scorso, quando buttata a terra è stata presa a calci in faccia, o lo scorso mese di settembre quando è stata colpita alla testa con un oggetto contundente. Ieri mattina il copione si è ripetuto: alzatosi dal divano dove aveva dormito ha incominciato a inveire contro la mamma, rompendo soprammobili sino a quando le ha strappato la borsetta prendendole 140 euro per poi uscire da casa e salire su un taxi. Dopo qualche ora ha telefonato alla mamma dicendole in tono minaccioso che stava rientrando sostenendo di aver trovato, nella borsa, documenti che attestavano la vendita di un terreno e che pertanto voleva i soldi. All’arrivo l’uomo trovato mamma e sorella sotto casa strappava il portafoglio di mano alla sorella prendendole una cinquantina di euro e poi andava in escandescenza rompendo vasi e oggetti vari sino a quando scaraventava e infrangeva il parabrezza dell’auto della sorella con la quale quest’ultima e la mamma si stavano allontanando. Quindi l’allarme ai carabinieri di Cadelbosco Sopra che, unitamente ai colleghi di Luzzara, intervenivano presso l’abitazione oggetto delle violenze dove avuta la presenza dell’uomo lo arrestavano per il reato di maltrattamenti in famiglia.