La Sala Convegni di Tper ha ospitato oggi una giornata di confronto sui sistemi di trazione alternativa nei trasporti pubblici; il convegno di Bologna – promosso da Tper, dalla rivista Autobus e dal Collegio Ingegneri CIFI – è stato il primo in Italia su questo tema: un’occasione per prendere in esame le esperienze in corso in molte città e tutti gli interessanti contributi di industria, istituzioni, aziende del settore e del mondo della ricerca nel campo dei veicoli, degli impianti di bordo e di terra e dei combustibili.
Metano, metano liquido, GPL, biocarburanti, idrogeno, veicoli a trazione elettrica: sotto la lente degli esperti tutte queste risorse alternative, il cui mercato deve essere ancora sviluppato appieno nel nostro Paese, che dovrà dotarsi di un quadro strategico sulla base delle regole dettate dalla Direttiva Europea 2014/94/UE in tema di sostenibilità dei trasporti.

I lavori del convegno sono stati introdotti da Giuseppina Gualtieri, Presidente e Amministratore Delegato di Tper, l’azienda ospitante che è tra le realtà che hanno maggiormente indirizzato i propri asset verso veicoli a propulsione non tradizionale in direzione di un’ecocompatibilità sempre maggiore. Tra gli altri qualificati interventi, anche quelli dei dirigenti tecnici di Tper, gli ingegneri Andrea Bottazzi e Fabio Monzali.

Nel corso del convegno è stata illustrata la strategia ambientale di Tper, che rappresenta il contributo dell’azienda a quelli che sono gli obiettivi condivisi dalle Amministrazioni locali e dalla Regione connessi all’ottimizzazione degli spostamenti delle persone sul territorio: contenere la mobilità veicolare privata attraverso l’utilizzo di modalità più sostenibili, migliorare l’efficienza e la sicurezza dei trasporti potenziando quello collettivo su ferro e gomma, rinnovare il parco circolante, sviluppare la mobilità condivisa, l’innovazione tecnologica e promuovere una nuova cultura del movimento.

“Rispetto a questi sfidanti obiettivi di riduzione degli impatti ambientali, Tper sta strutturando già da tempo la propria azione per fornire un significativo contributo per il miglioramento della mobilità urbana ed extraurbana in particolare rispetto al contenimento delle emissioni e del rumore – ha dichiarato la Presidente Gualtieri, che ha proseguito: “Il confronto qualificato fra tecnici e addetti ai lavori, è molto importante per perseguire con soluzioni concrete le finalità che ci proponiamo anche valorizzando le tecnologie disponibili. Al convegno di oggi Tper non porta solo la propria esperienza, ma riceve anche ulteriori interessanti stimoli dal mondo tecnico per implementare la propria azione”.

La leva fondamentale di Tper per ridurre gli impatti ambientali della propria flotta del trasporto su gomma si articola su tre direttrici:

•  l’impiego di veicoli a trazione elettrica sulle linee portanti della rete urbana, testimoniato dai decisi sviluppi, attualmente in corso e in progetto, delle filovie;

•  l’utilizzo di veicoli a metano e ibridi per le linee urbane di complemento e, sempre di più, anche per il trasporto suburbano;

•  il ricorso a nuovi mezzi Euro 6 per i servizi extraurbani, una parte dei quali alimentata a metano liquido, secondo i nuovi progetti già avviati.

 

Quanto all’utilizzo del metano – carburante alternativo, tra i temi del convegno odierno – è particolarmente significativo il trend di crescita di questa modalità di trazione registrata negli ultimi anni: il consumo di metano in Tper è aumentato in pochi anni di oltre il 34%, passando da circa 4 milioni di kg del 2011 a 5,7 milioni di kg nel 2016; in maniera quasi speculare, l’utilizzo del gasolio è quasi dimezzato in soli tre anni, segnando un -47% (passando dai circa 16 milioni di litri del 2013 ai circa 8 milioni nel 2016).

La scelta del metano – che combina benefici sia sul piano ambientale, per il sensibile abbattimento degli inquinanti in atmosfera, sia su quello della sostenibilità economica – è un punto caratterizzante per Tper, che è la sola azienda di TPL in Italia ad avere tre impianti a ricarica rapida per il rifornimento di metano della propria flotta di bus, due a Bologna e uno a Ferrara, e che in considerazione di nuovi investimenti ha in progetto nel deposito di via Ferrarese a Bologna la realizzazione di una nuova stazione di rifornimento di metano liquido (LNG), per un impegno di 1,6 milioni di Euro, che entrerà in funzione nel 2018 ed accompagnerà lo sviluppo della flotta alimentata con questo carburante.

Si stima che un ulteriore incremento della flotta a metano – che si ipotizza possa arrivare fino a 400 bus – consentirà di ottenere economie di scala sui costi del rifornimento e, grazie al metano liquido, che è in grado di superare i limiti di autonomia del metano gassoso (CNG), anche un allargamento dell’utilizzo a tutta l’area metropolitana.

Attualmente è in progetto anche la conversione di mezzi dal gasolio al metano liquido con modalità dual fuel, gasolio-LNG, o puro LNG, che ha emissioni inferiori anche rispetto allo standard Euro 6 in quanto non produce particolato.

Ai 272 bus a metano in forza oggi, Tper ne aggiungerà presto altri 89, di cui 44 a metano liquido.

Oltre ai mezzi a gas naturale, si contano 95 mezzi filoviari, 62 ibridi, 6 elettrici a batteria, 28 bus Euro 6 e 71 bus Euro 5. Il resto del parco veicolare di Tper è dotato di dispositivi per l’abbattimento delle emissioni, di cui è sprovvista solo una minima parte di mezzi di prossima sostituzione con nuovi arrivi.

L’articolazione della flotta risponde ad un’ottica integrata di sistema perseguita da Tper, che colloca la modalità di trasporto più adeguata – per capacità di carico, autonomia e sostenibilità economica ed ambientale – per ogni rispettivo contesto del servizio nel rispetto dell’utilizzo di tecnologie affidabili e massimamente ecocompatibili.

La modalità filoviaria, ad esempio, caratterizza una scelta intrapresa a Bologna per linee di primaria importanza: Bologna, in termini di lunghezza, con i suoi 37 km di rete (60 km se si considera la linea dei bifilari filoviari in ogni direzione) ha una delle maggiori estensione di rete nella penisola; la rete bolognese, però, aumenterà notevolmente, sia con l’entrata a regime delle 4 linee del Crealis-Emilio prevista gradualmente nel 2018, sia, successivamente, con l’estensione della filoviarizzazione ad altre linee portanti del servizio prevista nell’ambito del Progetto Integrato della Mobilità nell’Area Metropolitana Bolognese. A seguito di questi interventi, le linee di filobus risulteranno più che raddoppiate rispetto ad oggi.

L’utilizzo dell’energia pulita è alla base anche dello sviluppo della flotta di mezzi ibridi; anche grazie ai recenti acquisti, il parco veicolare di Tper arriva a contare ben 62 bus con questa ecologica modalità di trazione: una tra le flotte pubbliche “ibride” più numerose in Europa. In particolare i nuovi ibridi snodati entrati in servizio recentemente hanno un innovativo sistema di abbattimento di ossidi d’azoto e una ridotta emissione di anidride carbonica: si stima una riduzione del 33% di CO2 per km e del 40% di NOx per km rispetto al diesel.

Anche il servizio su ferro di Tper è gestito tramite l’utilizzo di nuove tecnologie a favore della sostenibilità: negli ultimi anni è più che triplicato il numero dei treni elettrici rispetto agli 8 attivi nel 2007 e oggi il 35% dei chilometri coperti da Tper su tratte regionali utilizza la trazione elettrica, che crescerà ancora grazie al progetto di sviluppo intermodale.

In ottica “green”, Tper è già ampiamente oltre a quanto stabilito dalle recenti disposizioni nazionali – contenute nel D.Lgs. 257/2016 – che prevedono, nelle gare per l’acquisto di nuovi autobus dal 2018, il vincolo di dotarsi del 25% di mezzi ad alta sostenibilità ambientale. La quota di bus ecocompatibili acquistati negli ultimi anni è decisamente superiore a quanto auspicato in sede europea e italiana e continuerà ad esserlo per le future acquisizioni.

Questa attenzione all’ambiente, all’utilizzo di veicoli sempre più moderni e confortevoli e alle esigenze espresse dai passeggeri, è alla base della costante crescita dell’utenza, anno dopo anno: una dinamica non certo frequente nel panorama dei trasporti pubblici locali. Dal 2012 ad oggi i passeggeri sono aumentati di oltre il 12%; i viaggi effettuati su bus e treni Tper superano oggi i 150 milioni ogni anno.

L’impegno di Tper è quello di dare seguito a queste virtuose premesse con un piano di investimenti di oltre 200 milioni di Euro, destinati principalmente a continuare l’opera di rinnovo delle flotte di bus e treni a beneficio del servizio e dell’utenza.