Il Consiglio metropolitano nella seduta di oggi pomeriggio ha approvato la Revisione straordinaria delle partecipazioni societarie che prevede la dismissione del 0,59% del capitale sociale del Centro Ricerche Produzioni Animali S.p.A (CERPA) e del 32,83% detenuto da Palazzo Malvezzi in Finanziaria Bologna Metropolitana S.p.A.

In attesa delle conclusioni del Tavolo per la sottoscrizione di un Accordo territoriale per Interporto, è stata invece “stralciata” dall’elenco la dismissione del 17,56% del capitale azionario di Interporto in capo alla Città metropolitana. Lo stralcio è stato proposto dall’emendamento dal gruppo Pd, presentato in Aula dal capogruppo Raffaele Persiano, e dopo un incontro a Palazzo Malvezzi tra i sindaci dei Comuni dell’Unione Reno-Galliera e il sindaco metropolitano Virginio Merola.

La revisione delle partecipazioni societarie è stata approvata con 14 voti a favore (Pd) e 3 astenuti (Uniti per l’Alternativa e Rete Civica).

La ricognizione delle partecipazioni per le Pubbliche amministrazioni è prevista dal “Testo Unico” ( D.Lgs. n. 175 del 19 agosto 2016) in attuazione della legge delega n. 124/2015 e del successivo decreto correttivo (D.Lgs. n. 100 del 16 giugno 2017). La normativa prevede che entro il 30 settembre 2017 ciascuna amministrazione effettui la ricognizione delle proprie partecipazioni societarie possedute al 23 settembre 2016.

Il processo di razionalizzazione del sistema delle partecipazioni era già stato avviato dall’Ente di propria iniziativa precedentemente all’approvazione delle normative che hanno introdotto l’obbligo per gli Enti Locali di procedere con l’adozione di piani di razionalizzazione.

Palazzo Malvezzi ha operato un monitorggio costante nella gestione delle proprie partecipate, attraverso azioni specifiche dirette a garantire da una parte la valorizzazione e dall’altra la razionalizzazione delle stesse e il perseguimento del contenimento dei costi di struttura e di funzionamento. La recente legislazione costituisce pertanto un ulteriore impulso su un processo già in atto, che fornisce linee operative utili alla prosecuzione e all’attuazione di un percorso già autonomamente avviato dall’Ente. In via più generale si è giunti ad una diminuzione del numero complessivo di quelle non strettamente necessarie al perseguimento delle proprie finalità istituzionali e all’avvio di procedure di dismissione e di liquidazione.