“La vicenda di questa mattina nel centro storico di Bologna, che ha visto un nuovo caso di arresto cardiaco defibrillato da un tassista COTABO, intervenuto insieme ad un commerciante, conferma la lungimiranza dell’investimento ormai ultradecennale in formazione di laici a supporto delle attività di soccorso in emergenza”.

“Si tratta, e lo sottolineo con particolare soddisfazione, del quinto caso in poco più di un mese nel quale personale non sanitario presente sul luogo dell’evento e addestrato all’utilizzo del defibrillatore ha potuto prestare soccorso anticipando così l’arrivo del 118 ed incidendo sensibilmente sull’esito della vicenda che, come è noto, si giova molto della tempestività dell’intervento. In questo caso il soccorso ha avuto come protagonisti un commerciante ed un tassista, entrambi dotati di defibrillatore e addestrati alle manovre di rianimazione.
La partnership che Comune di Bologna e 118 Bologna Soccorso hanno avviato con COTABO un paio di anni fa, mostra, dunque, i suoi frutti. Il progetto prevede oltre all’addestramento dei tassisti alle manovre rianimatorie con defibrillatore, anche la possibilità per la Centrale COTABO di vedere sui propri terminali gli interventi del 118 per arresto cardiaco e la loro localizzazione. Ciò consente di verificare la disponibilità nelle vicinanze di un taxi con defibrillatore, che può intervenire sul luogo anticipando eventualmente le prime manovre rianimatorie in attesa dell’arrivo dei mezzi del 118. A tutt’oggi sono 20 i taxi dotati di defibrillatore a bordo impegnati a Bologna. E tutto ciò, oltre a salvare vite umane, mostra anche una comunità che si preoccupa, e si occupa concretamente di farsi carico, accanto agli addetti ai lavori, di una funzione così rilevante e decisiva come il soccorso in emergenza. Un fiore all’occhiello per la nostra città.”