L’Emilia-Romagna sarà dal 3 al 10 settembre all’Expo 2017 Future Energy di Astana, in Kazakistan, con una delegazione istituzionale e imprenditoriale, per valorizzare le proprie eccellenze nell’ambito della ricerca e produzione industriale, green, dell’economia circolare e del recupero delle materie, le soluzioni e le tecnologie all’avanguardia nel campo della sostenibilità e del risparmio energetico, con un focus particolare sulla ‘low carbon economy’.
L’appuntamento di Astana, con una settimana dedicata all’Emilia-Romagna all’interno di Padiglione Italia coincidente con l’Italy National Day, rappresenta la prosecuzione della positiva presenza a Expo Milano 2015, dove sono state fatte conoscere le eccellenze regionali, dai prodotti alle imprese, al sistema pubblico

Expo Astana, alla quale partecipano 115 Paesi e 18 organizzazioni internazionali con 5 milioni di visitatori attesi, arriva appena poche settimane dopo il G7 Ambiente ospitato a Bologna in cui la Regione Emilia-Romagna ha ribadito la necessità di un impegno comune per una salvaguardia dell’ambiente, portato avanti in primo luogo dai territori e dai governi locali per incentivare, tramite una collaborazione internazionale, un modello di sviluppo sostenibile.
Questo tema generale verrà declinato attraverso diverse iniziative, organizzate in collaborazione con imprese, università, centri di ricerca, fiere, per presentare esperienze regionali imprenditoriali, di ricerca e di innovazione tecnologica virtuose nel campo della chiusura dei cicli produttivi, della trasformazione verso l’energia a basso impatto puntando su fonti rinnovabili e un utilizzo efficiente di combustibili fossili, della mobilità sostenibile e delle ‘smart cities’.

“Stiamo lavorando a progetti strategici per l’Emilia-Romagna– dichiara l’assessore alle Attività produttive, economia verde e piano energetico Palma Costi, che guida la delegazione regionale- su nuove frontiere dell’energia pulita: dalla ricerca sull’idrogeno alla fusione nucleare alle smart grid, dalla geotermia a bassa entalpia alla ricerca e innovazione nell’off-shore. Parleremo anche di un’Emilia-Romagna che continua a crescere, che è protagonista soprattutto sui mercati internazionalie che vede nella ricerca e nell’innovazione e nella formazione del capitale umano gli strumenti principali per lo sviluppo del proprio sistema produttivo più sostenibile e impegnato nelle tematiche energetiche”.

La partecipazione ad Expo Astana sarà occasione di incontri con delegazioni estere e già oggi mercati di sbocco per l’economia emiliano-romagnola (Stati Uniti/Cina/Russia) e sarà anche l’occasione per favorire relazioni privilegiate con i Paesi organizzatori delle prossime Expo: Dubai 2020, e con le candidate per Expo 2022 (Lodz, Buenos Aires, Minneapolis).

La green economy non sarà però il solo settore a essere valorizzato in occasione della settimana all’Expo di Astana. La Regione Emilia-Romagna coglierà l’opportunità per promuovere il territorio regionale attraverso attività di promozione turistica organizzate in collaborazione con Apt, e con un prestigioso evento culturale il 3 settembre all’Opera Theatre di Astana, dove si celebrerà un tributo a Luciano Pavarotti, coprodotto insieme all’omonima Fondazione e ad Ater.

Kazakistan, le partnership
L’Italia è un partner strategico per il Kazakistan, primo paese importatore dei suoi prodotti, prevalentemente energetici, per un valore di quasi 1,5 milioni di euro annui. Nel 2016 l’export ammontava a 842 milioni di euro, in aumento del 8,2% rispetto al 2015, prevalentemente prodotti dell’abbigliamento, macchinari di impiego generale, tubi condotti, profilati cavi e relativi accessori.
Il 10% dell’export italiano proviene dall’Emilia-Romagna.
Negli ultimi 10 anni la bilancia commerciale dell’Emilia-Romagna con il Kazakistan è nettamente positiva per l’Emilia-Romagna, diversamente da quanto accade a livello nazionale. Dal 2007 a oggi le esportazioni regionali verso il Kazakistan sono aumentate di circa il 10%, per un valore pari a 84,1 milioni di euro nel 2016.
La quasi totalità dell’export emiliano-romagnolo diretta in Kazakistan appartiene al settore manifatturiero, con particolare riferimento a macchinari e apparecchi meccanici (43% del totale export regionale verso il Paese), prodotti tessili e abbigliamento (28%), metalli e prodotti in metallo (8%).  Le importazioni regionali dal Kazakistan, prevalentemente metalli e prodotti in metallo e macchinari e apparecchi meccanici, hanno invece subito una contrazione dell’86% negli ultimi 10 anni, registrando un valore di circa 5,9 milioni di euro nel 2016.