Di fronte a flussi migratori costanti e di vasta portata, anche a Nonantola è stato chiesto di fare la propria parte nell’accoglienza. Da oltre due anni l’Amministrazione Comunale lavora in questo senso, per un senso di solidarietà che è nella storia di questo paese, per dovere morale, tenendo ben presente – perché le cose non sono in contraddizione – le esigenze della nostra comunità.
I principi di fondo che ci orientano prevedono un’accoglienza il più possibile diffusa; il coinvolgimento delle associazioni di volontariato, di gruppi di cittadini, della parrocchia; la richiesta ai richiedenti asilo di un impegno concreto verso la collettività, l’organizzazione di momenti di scambio e conoscenza con la cittadinanza, formali e informali.

Abbiamo sempre cercato di svolgere un ruolo di coordinamento forte tra tutti i soggetti interessati, creando un rapporto stretto con gli enti gestori e portando avanti un dialogo proficuo con la società civile e con il terzo settore.
In altri termini un ruolo di regia grazie al quale, ad esempio, i richiedenti asilo si sono impegnati nella pulizia mensile del parco insieme ai volontari nonantolani, o hanno offerto un contributo nelle attività di risistemazione delle porte delle classi dell’Istituto Comprensivo (con l’associazione Niente di Nuovo come capofila). Inoltre, è avviata una fruttuosa collaborazione con la scuola presso la quale piccoli gruppi di migranti, secondo le proprie capacità, contribuiscono ai lavori di preparazione per l’inizio dell’anno scolastico (sistemazione archivi, pulizia cortili, piccoli lavori di manutenzione).

Parallelamente è stato portata avanti una ricerca di appartamenti sfitti per evitare grandi concentrazioni in pochi stabili, alleggerendo così la comunità di Redù e favorendo nell’immediato futuro la soluzione delle rimanenti criticità.

È inoltre nostro obiettivo formalizzare questo modus operandi – che sui quotidiani è stato definito “modello Nonantola” – attraverso un protocollo aperto ai diversi soggetti coinvolti che attualmente è in una fase avanzata di discussione.

L’essersi mossi con così grande anticipo ci ha permesso di affrontare efficacemente l’attuale emergenza senza creare tensioni o gravi disagi: nessun nonantolano, lo ribadiamo, è stato penalizzato in alcun modo da questo.

Troviamo quindi inopportuna ed tardiva la proposta di Art.1 MDP, componenti della maggioranza, di istituire un metodo di lavoro che già applichiamo da anni – tra l’altro evocando possibili derive “buoniste”, termine che non appartiene al nostro lessico.
Questa Amministrazione, insieme alle forze politiche che fin dalle elezioni la sostengono (PD e Nonantola Bene Comune), continuerà ad esercitare il proprio ruolo nel rispetto dei principi che ci animano da sempre, ed è disponibile a discutere ulteriori progetti di integrazione – anche di lungo termine – da mettere in campo.
Siamo certi però che su una questione cruciale e che ci accomuna a parole come quella della solidarietà nessuno vorrà commettere l’errore di cercare una momentanea visibilità personale.