Rievocazioni storiche, cortei in costumi d’epoca e palio delle contrade: è questo il programma attorno al quale ruota da sempre Manno medioevale, che si terrà nel fine settimana.

“Domani sera (sabato 5 agosto), alle 19 – sottolinea Iris Ruggi, portavoce della Pro loco – si aprirà ufficialmente la manifestazione con un corteo in costumi del millesettecento, che raggiungerà l’antica chiesa intitolata ai Santi Prospero e Paolo, per presenziare, assieme agli spettatori, alla messa celebrata in latino. Nell’occasione avverrà anche la rievocazione delle confraternite parrocchiali del Santissimo Sacramento e del Rosario”.

Seguirà la “cena storica, che – continua la rappresentante degli organizzatori – immergerà i partecipanti in pieno medioevo, con suggestive esibizioni, musiche e rappresentazioni, tra storia e leggenda, condotte da compagnie e gruppi di artisti di strada. Non mancherà, come di consueto, lo spettacolo del fuoco”.

La festa riprenderà nella mattinata di domenica, alle 10, con l’apertura dei mercati medioevali, la visita agli accampamenti ed altri spettacoli. “Dopo il pranzo conviviale – rileva Iris Ruggi – si rifarà un salto in avanti nel tempo, per assistere alla rappresentazione in cui ci sarà la consegna delle chiavi della città di Venezia a Giulio Testi, marchese di Toano, in onore e memoria del padre, il poeta Fulvio Testi”.

Farà seguito la tradizionale competizione tra le sette borgate del paese, che costituisce il cuore pulsante dell’evento. “I rioni – spiega la portavoce della Pro loco di Manno – si contenderanno il palio dei focolari esibendosi in un ‘singolar tenzone’. Si terminerà in serata con una cena in compagnia e la riedizione dello spettacolo del fuoco”.

Conclude Iris Ruggi: “Anche quest’anno ci aspettiamo una nutrita partecipazione di residenti, ospiti e turisti della montagna, ma anche di abitanti, giovani e famiglie, della pianura reggiana e modenese, ma non solo, per un fine settimana all’insegna del relax e del divertimento, al fresco dell’Appennino. Sarà anche l’occasione per visitare il nostro borgo, di origine medioevale, ricco di edifici di notevole interesse, tra cui la chiesa (che conserva, tra l’altro, alcune opere dei Ceccati, maestri toanesi nell’arte del legno e della pietra, attivi dalla fine del cinquecento alla prima metà del settecento) e le corti delle famiglie Baroni e Ghirardini”.