“I motivi per cui non ho partecipato al voto sulla riadozione del piano per l’ex Goya sono personali e in quanto tali non riguardano certamente i consiglieri Rossi e Catucci, che paradossalmente marchiano come “ricerca di visibilità” la mia silenziosa non partecipazione, sottolineando guarda caso ben più rumorosamente, quasi come forma di ricatto, la loro presenza in quel voto”. Il consigliere del PD Gino Venturelli replica così alla nota dei consiglieri Catucci e Rossi (Articolo 1-Mdp) pubblicata ieri dal nostro quotidiano.

Aggiunge Venturelli “Presenza sospirata e attesa, visto che i consiglieri Rossi e Catucci, che sono fuori dal Pd e ufficiosamente in Mdp ma al momento nel gruppo misto, sono rimasti in aula il tempo di una loro interrogazione e poi sono usciti per l’intera serata, affacciandosi alla porta dell’aula consiliare solo in occasione di due votazioni e un intervento sconclusionato e in ritardo, proprio sull’ex Goya. Tanto per far vedere quanto conta la loro eventuale presenza o assenza in aula, in modo che il sindaco e il segretario del Pd se ne rendano materialmente conto.

Aspetto ovviamente che i due consiglieri vengano a mettere sul tavolo le loro richieste in cambio di questa “presenza responsabile”. Se questo è il “senso di responsabilità” su cui Rossi e Catucci mi ammoniscono – conclude il consigliere PD – mi tengo il mio, di consigliere quasi sempre presente in aula e in commissione, sempre all’interno del Pd e senza aspirazioni personalistiche che mi sembrano ben più evidenti in chi ha colto la prima fronda nel partito per tirarsene fuori e utilizzare l’arma del ricatto politico (evidente anche nel comunicato che mi riguarda) per ottenere un grammo di visibilità”.