Sono diminuiti del 13%, in meno di dieci anni i bambini obesi e in sovrappeso in Italia: ma le rilevazioni del Sistema di Sorveglianza OKkio alla SALUTE, promosso dal Ministero della Salute/CCM (Centro per il Controllo e la prevenzione delle Malattie) e coordinato dall’Istituto Superiore di Sanità, esortano a non abbassare la guardia.

Solo in Emilia Romagna secondo le ultime rilevazioni è sovrappeso il 28,6% dei bambini tra i 7 e i 10 anni (contro il 29,1% del 2008) e solo il 29,6% consuma 2-3 porzioni giornaliere di verdura, a fronte dei principi della sana alimentazione che prevedono l’assunzione di almeno cinque porzioni al giorno di frutta e verdura. Ecco dunque che si conferma l’importanza e l’attualità di Vegetabilia, pionieristico progetto avviato da CAAB – Centro Agroalimentare con l’Azienda Usl di Bologna per promuovere fra i giovani e giovanissimi una alimentazione più sana e sicura, e al tempo stesso prevenire sovrappeso, obesità e patologie cardio-circolatorie.

Dopo dodici edizioni di “Un giro al mercato” e altre cinque nel segno della rinnovata denominazione Vegetabilia, dopo aver sensibilizzato oltre 11mila bambini e ragazzi dal 2000 ad oggi, la 18^ edizione del progetto si sposta dalla primavera all’estate: l’intervento didattico-formativo sarà infatti rivolto ai giovani utenti del Centro estivo che da giugno a settembre anima la Fattoria Urbana di via Pirandello, nel Quartiere San Donato.
Ogni settimana una giornata dei bambini che frequentano il Centro, di età fra 6 e 11 anni, è dedicata alla conoscenza dei prodotti ortofrutticoli di stagione, delle loro caratteristiche, proprietà e gusto. I bambini osservano, toccano, annusano e naturalmente assaggiano fragole, meloni, pesche, angurie, pomodori, e molta altra frutta e verdura. E li utilizzeranno poi per preparare freschi e salutari frullati, ingaggiando una sfida a squadre per la miglior ricetta. Quale frullato risulterà il più gustoso ed equilibrato? Obiettivo del progetto è far conoscere e apprezzare ai bambini la frutta e la verdura, con particolare riferimento ai prodotti stagionali e locali, attraverso modalità di preparazione e consumo giocose, che li vedano protagonisti e non spettatori. Sensibilizzandoli, quindi, sull’importanza di scelte alimentari corrette, che possano incidere positivamente sulla loro salute, presente e futura. La novità 2017 è che nel corso dell’estate anche le famiglie vengono coinvolte nelle attività laboratoriali di Vegetabilia, una volta a settimana – il venerdì – quando si ritrovano al Centro per riprendere i bambini: promuovendo la Dieta mediterranea come modello di sostenibilità nutrizionale e ambientale, e come strumento di tutela della biodiversità agraria, Vegetabilia intende agire perché anche a casa vengano seguiti modelli corretti di consumo.

Vegetabilia Summer è promosso da CAAB – Centro Agroalimentare con il Dipartimento di Sanità Pubblica dell’Azienda USL di Bologna in collaborazione con il Circolo La Fattoria e  l’Associazione Virgola. E’ previsto il coinvolgimento di circa 60 bambini a settimana, per un totale di circa 540 bambini attraverso 9 appuntamenti, con la partecipazione anche delle famiglie.
«La dieta mediterranea, riconosciuta dall’UNESCO Patrimonio Culturale Immateriale dell’Umanità, è sulla bocca di tutti ma sfortunatamente è dentro la bocca di pochi – spiega Andrea Segrè, presidente del CAAB e della Fondazione FICO per l’Educazione alimentare e alla Sostenibilità – gli studi più recenti concordano sul fatto che gli italiani non conoscono e non praticano a sufficienza questo stile di vita, a maggior ragione è essenziale agire sulle giovani generazioni in termini di prevenzione attraverso progetti come Vegetabilia. Dall’autunno 2017 entrerà nel vivo anche l’attività della Fondazione FICO, che per statuto promuove la Dieta, quindi lo stile di vita Mediterraneo. Proseguiremo con iniziative specifiche per le scuole, potenziando le attività avviate nei mesi scorsi in Emilia Romagna e in Campania, e rilanceremo la proposta di una Giornata nazionale dedicata alla sensibilizzazione sull’educazione alimentare e la Dieta Mediterranea».
«La diminuzione del tasso di obesità nei bambini testimonia che i risultati delle iniziative e politiche sanitaria cominciano ad arrivare, ma il traguardo è ancora lontano – rileva il direttore generale CAAB Alessandro Bonfiglioli, Segretario della Fondazione FICO – Dobbiamo quindi rafforzare l’impegno nella direzione tracciata, per promuovere la consapevolezza sui corretti stili di vita L’obesità è diventata uno dei maggiori problemi di sanità pubblica in Italia: per questo anche i genitori devono fare la loro parte sul fronte dell’educazione alimentare, e le scuole dovrebbero sistematicamente prevedere uno spazio dedicato al modello mediterraneo, verificando la correttezza delle abitudini alimentari dei bambini nel corso della mattinata». A livello nazionale, infatti, l’ultima rilevazione OKkio alla SALUTE (febbraio 2017) evidenzia la grande diffusione fra i bambini di abitudini alimentari errate: l’8% dei bambini salta la prima colazione e il 33% fa comunque una colazione inadeguata, cioè sbilanciata in termini di carboidrati e proteine condizionando negativamente l’equilibrio calorico del resto dei pasti. Inoltre a metà mattina, il 53% dei bambini fa una merenda troppo abbondante e il 20% dei genitori dichiara che i propri figli non consumano quotidianamente frutta e verdura, mentre il 36% consuma quotidianamente bevande zuccherate o gassate.

Complessivamente la percentuale di bambini obesi dell’età di 8-9 anni è scesa dal 12% del 2008/09 al 9,3% del 2016, e quella dei bambini in sovrappeso è passata dal 23,2% del 2008/9 al 21,3% del 2016. La rilevazione 2016 ha messo in luce In Emilia Romagna il 68% delle scuole distribuisce ai bambini frutta o latte o yogurt nel corso della giornata, e i distributori automatici sono presenti nel 48% delle scuole. Di queste solo la metà mette a disposizione alimenti salutari (frutta fresca 4%, yogurt 8%), mentre nei distributori sono inoltre ancora presenti merendine-snack (43%) e bevande zuccherate (36%).

Per Francesca Novaco, Direttore sanitario della Azienda USL di Bologna, “La prevenzione è da sempre il miglior investimento per la salute pubblica. Oggi si parla molto di cibo ed è ancora più importante che in passato, quindi, che una Azienda sanitaria informi i cittadini  sul rapporto stretto tra alimentazione e salute. Parlare di cibo deve rappresentare innanzitutto una opportunità per la prevenzione, l’educazione ai corretti stili di vita e la promozione della salute. Garantiamo quotidianamente la sicurezza alimentare attraverso l’attività di controllo igienico-sanitario – ha proseguito Novaco – ma sentiamo forte, e parte integrante della nostra mission, il dovere di promuovere e sostenere comportamenti alimentari corretti, in linea con quanto messo a nostra disposizione dalla ricerca scientifica internazionale accreditata. Il nostro impegno di oggi per l’educazione delle giovani generazioni – ha concluso Novaco – è al servizio di un unico obiettivo, una popolazione più sana domani.

Per Duccio Caccioni, presidente della Agenzia locale di sviluppo Pilastro Nord est, “L’Agenzia è stata fortemente voluta dal Comune di Bologna assieme al quartiere San Donato e oggi raccoglie come soci tutte le più importanti realtà territoriali dell’area Pilastro e del cuneo agricolo a Nord est di Bologna. Parlo di realtà come Granarolo, EmilBanca, Fondazione Unipolis, l’Università di Bologna, il Centro Commerciale Meraville, il CAAB, ACER e poi aziende agricole quali per esempio Romagnoli oltre che le principali realtà del terzo settore operanti nell’area. Il nostro obiettivo – ha proseguito Caccioni –  è di cooperare per lo sviluppo economico e sociale dell’area. Siamo attivi da meno di un anno, ci siamo organizzati e abbiano iniziato tante attività. Abbiamo pensato a questo progetto con il nostro socio, il circolo La Fattoria, con cui contiamo di fare tanto altro. Con La Fattoria, la cooperativa Eta Beta e la azienda agricola che stiamo creando in via Fantoni vogliamo infatti dare luogo – ha concluso Caccioni – a una struttura didattica diffusa che possa fare educazione ambientale, agricola e alimentare a servizio della città e in sinergia con la Fondazione FICO e con FICO stesso, con cui è già stato predisposto un accordo di programma”.