In merito all’annuncio da parte dell’Ausl sulla chiusura per un mese ciascuno dei Punti nascite negli ospedali di Castelnovo Monti, Montecchio e Scandiano, a causa dell’impossibilità di coprire con l’attuale dotazione di personale il periodo estivo in tutti i servizi, interviene il Sindaco di Castelnovo Monti e Presidente dell’Unione dei Comuni dell’Appennino, Enrico Bini: “La richiesta dell’Ausl di andare incontro a questa turnazione, che indubbiamente pone delle difficoltà a noi come agli altri Comuni interessati ma che è stata presa anche nell’ottica di una solidarietà territoriale, è arrivata a seguito di una situazione strettamente contingente, che auspichiamo comunque non si ripeta. Abbiamo però ricevuto garanzie che si tratta di una soluzione temporanea e slegata dal discorso sull’eventuale chiusura dei punti nascite, per cui dopo il mese in cui Castelnovo vedrà la sospensione del servizio, esso tornerà ad aprire, così come succederà a Scandiano e Montecchio. Nella conferenza stampa di questa mattina comunque il Direttore Generale dell’Ausl Fausto Nicolini e i Medici che già avevano firmato un analogo documento dieci giorni fa hanno ribadito la loro opinione sul fatto che i piccoli punti nascita andrebbero chiusi, arrivando a dire che l’ideale per la Provincia di Reggio sarebbero tre punti nascite, aprendo così di fatto la necessità di una riorganizzazione che si dovrà discutere su base provinciale. Se questo comunque è l’indirizzo, il mio parere è che andrebbe tenuto conto dell’asse territoriale che per decenni è stato indicato come quello fondamentale per la provincia, ovvero Guastalla, Reggio Emilia e Castelnovo Monti così da “coprire” tutti i territori”. Prosegue Bini: “Anche questa mattina poi, Nicolini ha ribadito che la scelta sui punti nascite alla fine la dovrà prendere la politica. A questo punto gli chiedo: lasciate davvero che sia la politica a fare questa benedetta scelta, senza ribadire in ogni occasione la convinzione che Castelnovo dovrebbe chiudere. Ormai è una posizione nota. E alla Regione chiedo di dare finalmente seguito all’iter per la richiesta di deroga, preannunciata dall’Assessore Sergio Venturi in più occasioni. Infine, voglio ribadire la mia massima considerazione per la preparazione e le capacità di Nicolini, ma gli chiedo se possibile di abbandonare i toni “ex cathedra”  e recuperare la capacità di incontrare e parlare con i cittadini: sulla situazione del punto nascite, ma anche sugli annunciati investimenti riguardanti il Sant’Anna per i quali abbiamo avuto solo un annuncio iniziale non ancora seguito da dati precisi, ribadiamo l’invito già avanzato più volte, anche dalla senatrice Leana Pignedoli e da Guido Tirelli, per un incontro pubblico in montagna che permetta un confronto aperto e diretto”.