“Siamo felici per l’entrata in servizio del nuovo treno sulla linea Modena-Sassuolo. Crediamo infatti che sia anche merito della battaglia che, come Movimento 5 Stelle, portiamo avanti sul territorio da anni”. Lo dichiara il deputato emiliano Michele Dell’Orco, componente M5S della Commissione trasporti, commentando la notizia del primo viaggio del convoglio ETR 350 sulla tratta ferroviaria Modena-Sassuolo. “Fino a qualche tempo fa – ricorda il parlamentare – l’amministrazione regionale sembrava propendere per un taglio degli investimenti sulla tratta e per un smantellamento del servizio in favore di un più impattante e scomodo trasporto su gomma. Fortunatamente l’operazione fiato sul collo di consiglieri e attivisti M5S e dei comitati e tanti cittadini ha avuto il suo effetto e si sono fatti alcuni investimenti rinunciando, speriamo definitivamente, all’idea di sopprimere il servizio ferroviario”.

Rammenta ancora Dell’Orco: “Solo qualche mese fa avevamo dato un ultimatum a giugno all’assessore Donini per cominciare a vedere i primi risultati degli investimenti. Almeno questa volta, dopo continue promesse disattese, la scadenza è stata rispettata ma ora ci aspettiamo che il cambiamento prosegua a partire dalla sostituzione degli altri treni vecchi e, come richiedono i comitati, dalla necessità  di dotare tutte le stazioni almeno di un servizio di biglietteria automatica”.

“Chiediamo innanzitutto all’assessore Donini di rendere pubblico il cronoprogramma dei prossimi lavori e degli investimenti perché vogliamo che ogni cittadino possa vigilare sul risultato dei quasi 2 milioni di euro promessi per migliorare il servizio e la qualità del materiale rotabile. Rimangono poi aperte numerose altre questioni – afferma il pentastellato – su cui vigileremo nei prossimi mesi: numero insufficiente di treni in servizio sulla tratta che dovrebbe ambire a diventare un servizio praticamente metropolitano, mancanza di personale per l’assistenza in carrozza che invece dovrebbe essere garantito da TPER, degrado e insicurezza nelle stazioni. Non è ammissibile ad esempio che la Stazione Piccola di Modena continui ad essere un luogo di spaccio e che in generale nelle stazioni non sia garantito un presidio di Polizia notturno. Insomma c’è ancora molto da fare e ci auguriamo dunque che il nuovo treno sia solo l’inizio e non uno specchietto per le allodole”.