Solo una settimana fa i carabinieri del comando Provinciale di Reggio Emilia avevano arrestato tre italiani per il furto di profili in ferro dai locali di un caseificio dismesso. Ora un altro ladro di materiale ferroso è stato preso, questa volta a Guastalla dai carabinieri della locale stazione a riprova, che il fenomeno dei furto di ferro è in continua crescita grazie al fiorente mercato nero del “ferro vecchio” messo in piedi da compiacenti rottamai.

Negli ultimi mesi, nel reggiano, i carabinieri hanno ricevuto segnalazioni di furti messi a segno presso stabilimenti industriali dismessi o isole ecologiche da parte di malviventi che rubano materiali ferrosi per ricavarne un guadagno rivendendoli in nero alle ditte che si occupano del recupero di scarti metallici. Il moltiplicarsi di questo genere di episodi, anche in altre province della regione, ha indotto i militari dell’Arma reggiana ad un “giro di vite” per arginare il fenomeno e perseguire gli “abusivi”. In questo senso i carabinieri reggiani – in linea con le indicazione impartite dal comandante provinciale Colonnello Antonino Buda – hanno intensificato i servizi mirati ai controlli stradali e ai siti industriali dismessi. Nel corso di quest’ultima attività, l’altro pomeriggio, nella frazione Villarotta di Luzzara, i carabinieri del nucleo radiomobile della Compagnia di Guastalla notavano nel cortile di un’azienda, attualmente chiusa per fallimento, un furgone con nei pressi un uomo, identificato in un 40enne muratore abitante a Reggiolo. Durante i controlli nel furgone i militari riscontravano la presenza di materiale ferroso che l’uomo aveva caricato poco prima sottraendolo dalle pertinenze dell’azienda. L’uomo ha cercato di sviare le indagini sostenendo di essere stato autorizzato dal titolare ma i successivi accertamenti hanno smentito tale versione creata per evitare di finire nei guai. Il materiale ferroso veniva quindi restituito al proprietario mentre il muratore 40enne veniva condotto in caserma e denunciato per furto aggravato. Sebbene al riguardo l’uomo non abbia fornito alcuna collaborazione i carabinieri sono certi che il fermato stava rubando il ferro per rivenderlo piazzandolo sul “mercato nero” costituito da rottamai compiacenti che acquistano il ferro rubato per poi riciclarlo. Al riguardo sono in corso le indagini dei carabinieri intenzionati a risalire alla filiera del malaffare.