Si sono conclusi i lavori degli stralci V e VI del programma di riqualificazione urbanistica “Compagnoni Fenulli”, il grande intervento di rigenerazione urbana promosso dal Comune di Reggio per migliorare la qualità edilizia e sociale di uno storico quartiere cittadino che, oggi, grazie a questi interventi ha letteralmente cambiato faccia.

Con questo ultimo lotto di lavori, 11 edifici – 122 di edilizia residenziale pubblica e 24 di proprietà privata – sono stati completamente riqualificati ed efficientati dal punto di vista energetico, passando da una classe energetica F-G alle classi A e B, con notevoli risparmi sulle bollette energetiche per gli abitanti e benefici per la sostenibilità ambientale. Nello specifico, il progetto di riqualificazione, avviato nel 2013, ha migliorato la qualità abitativa e architettonica degli alloggi, le prestazioni energetiche degli edifici tramite la realizzazione di cappotto isolante e la sostituzione serramenti. Migliorate anche l’accessibilità e la fruibilità degli spazi esterni, grazie a opere di urbanizzazione per la sistemazione delle aree esterne.

“Questo grande intervento di riqualificazione urbana, tra i più importanti realizzati negli ultimi anni, è segno di una città che ha saputo prendere un quartiere popolare e ripensarlo tenendo sempre al centro le persone con la volontà di migliorare le loro condizioni di vita pubblica e privata. È stato un lungo percorso, non scontato, che ci ha permesso di riconsegnare a centinaia di persone spazi di vita rigenerati” ha detto oggi il sindaco di Reggio Luca Vecchi presentando le muove palazzine.

“Questo intervento è stato possibile certamente grazie alla grande competenza dei tecnici del Comune e di Acer che ci hanno lavorato, ma anche alla comunità stessa degli abitanti del quartiere che hanno saputo conservare nel tempo un patrimonio di relazioni sociali e mantenere ciò che c’è di positivo nell’essere un quartiere popolare, ovvero coltivare rapporti” ha aggiunto il vicesindaco e assessore al Welfare Matteo Sassi.

Sono intervenuti alla presentazione anche Marco Corradi, presidente di Acer, e Chiara Bonazzi, responsabile servizi territoriali del polo sud.

L’investimento per questi interventi è stato di 6,6 milioni di euro, di cui 3 milioni finanziati dalla Regione Emilia Romagna, 3 milioni dal Comune di Reggio Emilia e 400mila euro di finanziamento da parte dei proprietari privati.

Il programma di riqualificazione urbana, edilizia e sociale, promosso dal Comune di Reggio Emilia, in collaborazione con Acer Reggio Emilia ha consentito di avviare importanti interventi di diradamento urbanistico, funzionali a migliorare sia la qualità ambientale, sociale, infrastrutturale degli spazi pubblici e di vicinato, che la qualità edilizia, tecnologica ed energetica delle abitazioni di edilizia residenziale pubblica. Gli investimenti complessivi attivati ammontano a oltre 40 milioni di euro.

Oggi, con la conclusione del V-VI stralcio, il quartiere è costituito da 19 fabbricati composti da 266 alloggi pubblici e 24 alloggi di proprietà privata.

Nell’ambito degli stralci II, III, IV, sono attualmente in corso di realizzazione due edifici pubblici composti da 40 alloggi a canone sociale e un edificio privato composto da ulteriori 16 alloggi destinati al canone calmierato permanente. L’intervento sarà completato in autunno.

Il Comune di Reggio Emilia, proprietario degli immobili e delle aree oggetto del Programma, è promotore, coordinatore e responsabile del programma di riqualificazione urbana e del Contratto di quartiere. Svolge il ruolo di soggetto attuatore, co-finanziatore, stazione appaltante e proprietario finale degli alloggi e dispone dell’area da alienare oggetto dell’intervento privato.

Acer Reggio Emilia, gestore degli alloggi oggetto di intervento, ha curato la progettazione preliminare, definitiva ed esecutiva, le azioni di progettazione partecipata e comunicazione sul territorio, la gestione del processo di mobilità dei residenti, la direzione lavori, il collaudo.

 

PROGETTAZIONE PARTECIPATA

La progettazione partecipata ha consentito di migliorare la progettazione del quartiere e rispondere in modo esauriente ai bisogni dei cittadini del quartiere.

Già in fase di progettazione, Comune e Acer Reggio Emilia hanno infatti promosso il “Laboratorio di progettazione partecipata Quartiere Compagnoni Fenulli” per sperimentare nuove forme di partecipazione e co-progettazione tra i diversi soggetti che abitano e frequentano il quartiere.

Alla realizzazione del percorso di Progettazione partecipata del quartiere hanno collaborato “Il teatro dei quartieri”, collettivo di artisti che hanno raccolto le necessità e le aspettative degli abitanti in merito alla progettazione degli spazi esterni, e gli studenti del liceo artistico Chierici che, con la loro creatività, hanno caratterizzato gli spazi esterni al fine di renderli più accoglienti e familiari e contribuire alla ricostruzione di un senso di inclusione e comunità.

 

STRUMENTI DI INTEGRAZIONE SOCIALE

Il quartiere “Compagnoni Fenulli” nel corso degli anni è stato attraversato da significativi cambiamenti demografici, a cui si sono aggiunte precarietà economica, scarsità di reti di sostegno e fragilità dei nuclei familiari, che hanno inciso fortemente sulla coesione, sui legami interpersonali e tra le famiglie abitanti.

Al fine di prevenire eventuali situazioni di conflittualità, alle dinamiche dl quartiere è stata applicata la “matrice sociale”, uno strumento di prevenzione che si propone di creare microcosmi equilibrati nei condomini, nei quartieri e nelle città, per migliorare la vivibilità degli alloggi e la qualità delle relazioni umane. La matrice garantisce una migliore riqualificazione urbana e sociale e previene il degrado sociale e la ghettizzazione attraverso l’adozione di un mix sociale: proponendo un mix contrattuale con alloggi a canone sociale (canone medio 130 euro al mese), alloggi a canone calmierato (canone medio 350 euro al mese) e alloggi in proprietà a prezzi convenzionati; un mix tipologico, con alloggi diversificati da 1/2/3 camere da letto per ogni edificio, per garantire l’integrazione di nuclei familiari di dimensioni diverse; un mix nella fase di assegnazione degli alloggi, applicando la matrice di sostenibilità sociale per analizzare la sostenibilità sociale nei condomini e orientare le assegnazioni al fine di creare condomini equilibrati per comunità coese.

 

AZIONI DI INCLUSIONE SOCIALE

Contemporaneamente sono stati avviati percorsi di collaborazione con le diverse realtà presenti nel territorio (Polo territoriale sud, Auser, circolo Arci Fenulli, biblioteca, associazioni sportive, ecc.) così da creare occasioni continuative di incontro e dialogo fra gli abitanti. Alcuni cittadini si sono resi disponibili a fare parte di un gruppo di lavoro stabile finalizzato alla gestione e alla progettazione/programmazione delle attività, adottando una modalità di lavoro partecipata da molti abitanti del quartiere.

Il primo progetto di animazione nel quartiere Fenulli-Bergonzi-Compagnoni ha avuto inizio nel 2006 con una esperienza di ludoteca “mobile” (Ludobus in quarta), promossa dal Servizio Sociale Territoriale Sud nel parco “I Platani” di via Fenulli per offrire un presidio in un luogo dove diversi bambini, anche molto piccoli, venivano visti giocare da soli nel parco.

L’osservazione e l’analisi dei bisogni ha portato nel 2008 a una progettazione più ampia, resa possibile dalla disponibilità della sala polivalente “Palestrina” (via Fenulli 9), messa a disposizione da Acer a titolo gratuito, che ha consentito di proporre attività continuative grazie alla collaborazione tra servizi pubblici, terzo settore e singoli volontari.

Nel corso degli anni sono state organizzate anche opportunità ludico-educative per famiglie: dalla ludoteca al doposcuola gratuito per bambini di scuola primaria, dalla ginnastica condominiale al corso di alfabetizzazione di lingua italiana per donne migranti (“Mamme a scuola”), dal corso di informatica alle serate di cucina etnica “Il mondo tra i fornelli”, dai laboratori per adolescenti alle uscite guidate in città per imparare a conoscerne luoghi e opportunità, all’organizzazione di feste di quartiere.

Oggi l’animazione nel quartiere “Compagnoni Fenulli” rispetto alle attività educative con bambini e adolescenti è affidata all’associazione Perdiqua, in collaborazione con i servizi Officina educativa e Polo sociale territoriale Sud. La gestione delle attività dedicate alle donne è invece affidata a Filef-federazione italiana lavoratori emigrati e famiglie. Entrambe le associazioni mettono in campo importanti risorse volontarie, sia di giovani che di adulti e anziani, e sono sostenute dai contributi di bandi comunali per la promozione e lo sviluppo di comunità. Le collaborazioni attivate nel tempo dal progetto sono state numerose: Cps, Auser, circolo Arci Fenulli, Uisp, società sportive Rugby Reggio e Reggio calcio, biblioteca Marco Gerra-San Pellegrino, Gruppo Tai Chi, scuola Galvani-Iodi.