Arrestati dai carabinieri del comando Provinciale di Reggio Emilia il 29 settembre scorso per la rapina da oltre 10.000 euro compiuta ai danni del Credito Emiliano di Novellara, erano tornati a casa il giorno dopo. Il Tribunale di Reggio Emilia infatti, dopo la convalida dell’arresto e in attesa del processo – svoltosi a febbraio scorso con la condanna in primo grado a 5 anni di carcere per ognuno – aveva concesso ai tre rapinatori bolognesi il beneficio degli arresti domiciliari presso le rispettive abitazioni.

Una decisione quella del Tribunale reggiano che è stata subito impugnata dalla Dr.ssa Maria Rita Pantani, sostituto presso la Procura reggiana titolare dell’inchiesta, alla luce della pericolosità dei 3 malviventi che avevano variegati e gravi precedenti tra cui numerose rapine dello stesso tipo. Il Tribunale della libertà Bologna accogliendo le richieste della Dr.ssa Pantani ha quindi annullato il provvedimento del Tribunale reggiano disponendo per i 3 la custodia cautelare in carcere. Sabato mattina, essendo divenuta esecutiva tale decisione, i carabinieri si sono recati nelle rispettive abitazione dei tre malviventi conducendoli nel carcere Dozza di Bologna.

I 3 rapinatori furono arrestati la tarda mattina del 29 settembre scorso dopo aver rapinato la filiale Credem di piazza Unità d’Italia e aver ingaggiato un inseguimento dalla Bassa a Reggio Emilia che aveva visto l’intervento dei militari di Santa Croce, Bagnolo, Rubiera e Correggio. Oltre all’arresto l’attività condotta dai carabinieri reggiani aveva portato al recupero dell’intera refurtiva, costituita da oltre 10mila euro nonché tre veicoli usati dai malviventi (due rubati e l’auto “pulita” usata come apri pista durante la fuga). I fatti risalgono alle 12,30 del 29 detto quando un malvivente, con il volto coperto e armato di cutter, fece irruzione nell’istituto di credito (dove erano presenti oltre ai dipendenti anche quattro clienti) e minacciando i presenti con l’arma, dopo aver aperto due cassetti di altrettanti sportelli, arraffò il danaro poi quantificato in oltre 10.000 euro. Quindi, la fuga prima a piedi e poi su uno scooter 125 rubato il giorno prima a Reggio Emilia. Alla periferia del paese, per garantirsi la fuga, abbandonarono lo scooter: due salirono su una Modus, rubata lo scorso mese di aprile nel bolognese, mentre un terzo complice salì su una Ford Fiesta “pulita” per fare da apri pista. L’allarme della banca diede il via alle ricerche con l’ingente spiegamento di forze: il rapinatore a bordo della Fiesta fu intercettato dai militari di Bagnolo a Canolo di Correggio, dove venne arrestato dopo un concitato inseguimento. I suoi due complici furono localizzati e arrestati dai carabinieri di Reggio Emilia Santa Croce, Rubiera e Correggio in via dell’Aeronautica a Reggio Emilia: uno era nascosto all’esterno di un ristorante, l’altro era invece seduto a tavola e aveva già ordinato. Nella Modus utilizzata da questi ultimi due è stato recuperato l’intero bottino. Il giorno dopo all’esito della convalida i 3 tornarono a casa ottenendo i domiciliari. Ora l’accoglimento della richiesta del P.M. dal parte del Tribunale della Libertà di Bologna che ha visto i 3 essere condotti in carcere.