Le indagini condotte dai Carabinieri della Stazione di Novellara, comune della bassa reggiana, condotte in merito alla identificazione della ladra che ha utilizzato un bancomat sottratto dall’interno del portafoglio di una casalinga borseggiata al mercato settimanale del paese, hanno consentito di individuare la responsabile dei reati in una cittadina bulgara senza fissa dimora. L’epilogo della vicenda è quindi culminata con la denuncia in stato di libertà che i Carabinieri della Stazione di Novellara hanno inoltrato alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Reggio Emilia nei confronti di una 33enne bulgara in Italia senza fissa dimora in ordine ai reati di furto aggravato e indebito utilizzo di carta bancomat. L’origine della vicenda risale al 23 marzo scorso quando la ladra, all’epoca dei fatti ignota, in occasione del mercato settimanale borseggiava una casalinga 60enne reggiana impossessandosi del portafoglio che le sfilava dalla borsa tenuta a tracolla. Documenti personali, un centinaio di euro in contanti e documenti bancari, questo il bottino della borseggiatrice che si è rimpinguato con ulteriori 100 euro attraverso l’indebito utilizzo del bancomat della derubata. Oltre al furto pertanto la 60enne ha denunciato, come da lei successivamente appreso dall’estratto conto, l’indebito utilizzo del bancomat posto in essere immediatamente dopo il borseggio per un prelievo di contante effettuato in una banca del vicino comune di Campagnola Emilia. La tecnologia, come accade spesso in questi casi, è venuta incontro alle indagini dei carabinieri di Novellara che hanno acquisito le immagini del sistema di videosorveglianza della banca analizzando i filmati degli orari del prelievo. Una prima importante svolta alle indagini seguita da una fortunosa coincidenza: il filmato visionato dai militari nell’orario dell’indebito prelievo ritraeva l’effigie di una giovane cittadina bulgara immediatamente riconosciuta dai militari in quanto nota agli operanti. La fedina penale “sporca” ha giocato quindi a sfavore della borseggiatrice, cosa praticamente impossibile se la donna fosse stata incensurata, che veniva pertanto denunciata in ordine ai reati di furto con destrezza e indebito utilizzo di Bancomat.