L’approvazione del piano finanziario redatto dal gestore del servizio, da cui consegue il piano tariffario, non può essere la conseguenza di acritico recepimento da parte dell’organo assembleare del Comune. Va inoltre considerato che con la approvazione del PEF e delle tariffe Tari si autorizzano pagamenti a favore del gestore per il servizio, nonostante si riconosce di non poter verificare la attendibilità e legittimità del rimborso delle spese sostenute. In altri termini ci si appresta come ormai accade da anni a pagare al gestore le fatture emesse, non potendo verificare nulla, limitandosi ad un atto di fede, ed in assenza dei requisiti richiesti di trasparenza e regolarità tecnica e finanziaria.

Certo è che la spesa per la TARI è la voce più importante di spesa del bilancio per ben oltre 9 milioni di euro. E’ paradossale che mentre si controllano con minuziosità spese infinitamente inferiori, cercando di rispettare tutte le normative previste per le gare di appalto, si autorizzi il pagamento di una simile somma, senza pretendere di ottenere una dettagliata documentazione e giustificazione del servizio effettuato e delle risorse impiegate, come obbligatoriamente previsto e richiesto dalla legge.

Il tutto risulterebbe ancora più aggravato nel caso in cui il servizio gestito fosse assegnato in proroga anziché con un regolare contratto di appalto di servizio.

Non si può nemmeno prendere a pretesto il fatto che in ogni caso nel bilancio la spesa per il servizio dei rifiuti è solamente una partita di giro, e che spendere 10 o 100 o 1000 per il comune è un dato irrilevante, dato che poi alla fine pagano i cittadini.

Qualcuno Maliziosamente potrebbe pensare che il comune sembrerebbe più interessato ai dividendi che Hera distribuisce ai soci e quindi anche al comune, piuttosto che ad un abbassamento del costo servizio di cui potrebbero beneficiare i cittadini?

Non può essere nemmeno una giustificazione valida, la considerazione che quest’anno il costo del servizio, inizialmente dato in aumento risulterebbe diminuito rispetto a quello dell’anno precedente.

La normativa citata richiede espressamente come il piano finanziario debba essere corredato tra l’altro “con riferimento al piano dell’anno precedente, dall’indicazione degli scostamenti che si siano eventualmente verificati e dalle relative motivazioni” .

Tutto questo manca e quindi non sappiamo se il costo è diminuito perché negli anni passati era stato esageratamente gonfiato, oppure perchè diminuiranno i servizi prestati.

In effetti nessuno sa il per quale ragione mancando i dettagli.

E’ stato detto che la diminuzione dovrebbe in parte dipendere dalla restituzione di parte delle sovrafatturazioni degli anni passati, ma anche di questo non si può avere certezza, data la mancanza totale di dettagli, come confermato dai dirigenti del comune di Sassuolo e dall’assessore Pistoni Sonia .

Facendo un esempio se una matita mi viene venduta a 1 euro in meno, potremmo anche essere felici ma se il prezzo passa da 10 a 9 euro, perché abbiamo pagato in precedenza più del dovuto ,allora lo sconto è solo una presa per i fondelli……il danno contabile erariale a carico degli amministratori e dei consiglieri votanti permane.

Vorremmo chiedere se la amministrazione di Sassuolo ha intenzione di fare una segnalazione anche all’Anac e alla Corte dei Conti …

All’Anac per violazione delle norme sulla concorrenza, dato che il comune di Sassuolo paga senza verificare la correttezza dei costi, alterando la concorrenza a favore di hera, e alla corte dei conti, perché se si paga senza verificare i costi ed i servizi si reca un danno contabile al comune e di riflesso ai cittadini che in ultima istanza sopportano il costo. M5SSASSUOLO