I sistemi giuridici religiosi saranno al centro di un convegno internazionale promosso dal Dipartimento di Giurisprudenza di Unimore – Università degli Studi di Modena e Reggio Emilia. “I diritti religiosi nel prisma della comparazione” è il tema dell’incontro attraverso il quale gli studiosi rifletteranno sulla metodologia necessaria per studiare ed insegnare, con un approccio critico e con metodologia non confessionale, non solo il diritto canonico, ma anche tutto il complesso sistema di norme giuridiche positive generali (leggi formali) o di atti individuali (atti amministrativi o sentenze) che caratterizzano i sistemi giuridici religiosi, con particolare attenzione a quelle che disciplinano il rapporto tra i fedeli e l’ordinamento giuridico dello Stato, e le relazioni tra fedeli ed infedeli, in modo da delineare le principali criticità che possono sorgere in materia di conflitti di lealtà tra ordinamento religioso e ordinamento laico.

Il convegno, che si terrà venerdì 24 marzo 2017 alle ore 9.00 presso l’ Aula Convegni del Complesso San Geminiano (via San Geminiano, 3) a Modena , si svilupperà in tre momenti: il primo vedrà la riflessione di comparatisti ed esperti di diritti religiosi sulle ipotesi, anche metodologiche, di ricerca comune. Il secondo ruoterà intorno al resoconto delle esperienze straniere, di professori britannici, svizzeri, tedeschi e francesi. Nella sessione pomeridiana si privilegerà lo scambio libero, in una tavola rotonda che presenti diverse esperienze didattiche.

“L’utilità dell’integrazione dello studio del diritto canonico con quello del “diritto delle religioni” da un punto di vista comparatistico – afferma il promotore del convengo prof. Vincenzo Pacillo di Unimore –  va inquadrato nell’alveo del pluralismo confessionale e culturale, elemento determinante dello Stato laico contemporaneo: solo un ordinamento policentrico e garante delle diverse visioni della vita buona può infatti essere effettivamente capace di separare diritto e morale ed essere, oltre che apparire, effettivamente neutrale rispetto alle diverse credenze presenti sul territorio. La necessità di conoscere le  diverse visioni della vita buona e la coesistenza, con pari dignità, di diverse controculture, anche di carattere religioso, all’interno della vita sociale,  è presupposto indefettibile della necessità di tutelare al massimo la libertà morale di ogni individuo, anche nell’esercizio di quei comportamenti che discendono direttamente dall’esigenza di ottemperare ad un precetto confessionale”.

Il programma prevede i saluti introduttivi del prof. Carmelo Elio Tavilla di Unimore e si articolerà in tre sessioni: I Sessione (ore 9.20 – 11.00 ), presieduta dal prof. Massimo Jasonni di Unimore, dedicata all’ “Ipotesi di ricerca” alla quale interverranno i proff. Vincenzo Pacillo di Unimore, Mario Ricca dell’Università di Parma e Roberta Aluffi dell’Università di Torino e Michele Graziadei dell’Università di Torino.

II Sessione (11.30 – 13), presieduta dal prof. Marco Ventura dell’Università di Siena, farà il punto su “Le esperienze internazionali” attraverso gli interventi dei proff. Renè Pahud De Mortanges dell’ Université de Fribourg, in collegamento Skype,  Burkhard Josef Berkmann dell’LMU, München, Francis Messner dell’Université de Strasbourg, Russell Sandberg dell’University of Cardiff, in collegamento Skype. A seguire si terrà una tavola rotonda (14.30 – 17.30) dedicata a: “I diritti religiosi nel prisma della comparazione all’interno delle università italiane”. Le riflessioni introduttive saranno affidate ai proff. Pierluigi Consorti dell’Università di Pisa, Silvio Ferrari dell’UNIMI e Domenico Francavilla dell’Università di Torino.

Hanno partecipato all’organizzazione del convegno il Corso di Dottorato di Ricerca in Scienze Giuridiche di Unimore e dell’Università di Parma e il Dipartimento  di Scienze Giuridiche  “Cesare Beccaria” dell’ Università degli Studi di Milano.