Ha curato l’inserzione e i contatti con gli acquirenti che correvano via mail e tramite cellulare: conclusa la trattativa quando il cliente pagava il dovuto spariva nel nulla senza più rispondere al cliente che intendeva lamentare il mancato arrivo della merce. La truffatrice partenopea è però stata identificata dai carabinieri della Stazione di Luzzara a cui la vittima, un 47enne reggiano del luogo, si è rivolto denunciando il raggiro. Con l’accusa di truffa i carabinieri della stazione di Luzzara  hanno denunciato una 50enne napoletana con una sfilza di precedenti specifici.

A nulla è valso l’accorgimento dell’acquirente di richiedere il codice per il tracciamento della stufa a pellet spedita: la truffatrice gli ha comunicato un codice farlocco traendolo in errore. La vittima, un 47enne di Luzzara, con l’intento di acquistare una stufa a pellet ha risposto ad un annuncio su un sito di e-commerce trovando il prodotto di suo gradimento del costo di circa 1.200 euro che, conclusa la trattativa d’acquisto, ha versato tramite bonifico per poi scoprire di essere raggirato allorquando non ha ricevuto la stufa acquistata.. Materializzato di essere rimasta vittimo di un raggiro l’uomo si è presentata ai carabinieri della stazione di Luzzara formalizzando la denuncia per truffa. Dopo una serie di riscontri tra il numero di telefono associato all’inserzione esca, l’IP del computer utilizzato per l’annuncio e il conto dove erano confluiti i soldi, i carabinieri di Luzzara catalizzavano le attenzioni investigative sull’odierna indagata nei cui confronti venivano acquisiti una serie di incontrovertibili elementi di responsabilità per il reato di truffa per la cui ipotesi di reato veniva quindi denunciata.