I ladri hanno dato l’assalto alla sua casa e lui ha postato su Facebook l’immagine ritraente uno dei malviventi introdottosi all’interno dell’abitazione. Una foto che all’epoca, marzo dello scorso anno, ha fatto il giro del web e nonostante in breve tempo abbia fatto registrare migliaia di condivisioni non ha portato alla sua identificazione. Il ladro non l’ha comunque fatta franca in quanto dopo un anno di pazienti indagini i carabinieri della stazione di Correggio sono riusciti a identificare il malvivente in un 40enne residente nel mantovano che ora è stato denunciato, in concorso con altri due complici in corso di identificazione, per il reato di furto aggravato.

L’uomo deve rispondere anche per il due tentativi di furto in abitazione compiuti a Guastalla questa volta con un correo identificato dai carabinieri correggesi in un 37enne mantovano a sua volta chiamato a rispondere del reato di tentato furto aggravato e continuato nonché inosservanza alla sorveglianza speciale, per aver violato le prescrizioni imposte dal Tribunale di Mantova in merito al regime delle sorveglianza speciale cui è sottoposto per tre anni sino al 19 settembre del corrente anno.

Il furto risale al marzo dello scorso anno con i malviventi che, in pieno giorno, si sono introdotti nell’abitazione di un correggese dove con l’utilizzo di una sega circolare hanno aperto due casseforti a muro facendo razzia di gioielli, ori di famiglia e contante. Un malvivente all’arrivo era stato ripreso dalla telecamera del sistema di videosorveglianza della casa sullo sfondo un’Audi A4 SW a conferma che il ladro non aveva agito da solo. La foto era stata postata su Facebook dal derubato “Ecco chi mi ha derubato” ma dal web nonostante le migliaia di condivisioni non sono arrivate risposte utili dal punto di vista investigativo. I carabinieri di Correggio hanno comunque lavorato alacremente monitorando i varchi d’accessi e le immagini del sistema di videosorveglianza di Correggio e di altri comuni limitrofi. Si risaliva all’auto che tuttavia risultava spostarsi sempre con targhe clonate. Lo stesso volto unitamente a quello di altro complice veniva ripreso dalle telecamere di una privata abitazione in due tentativi di furto in casa commessi nello stesso periodo a Guastalla. L’osmosi informativa tra i reparti dell’Arma portava a indirizzare le attenzioni investigative nei confronti di un 40enne mantovano nei confronti del quale i carabinieri raccoglievano prove schiaccianti in merito alla sua responsabilità nel furto di Correggio. Il ladro postato su Facebook è risultato essere lui come confermato anche dagli accertamenti antropometrici a cui è stato sottoposto. Ma non solo: sempre grazie alle telecamere lo stesso 40enne, in questo caso con la complicità di un 37enne ripreso a sua volta, sono risultati essere responsabili anche di due tentativi di furto in abitazioni compiuti nello stesso periodo a Guastalla. Alla luce di quanto accertato i due venivano denunciati anche per i de tentati furti aggravati. Le indagini non sono certamente finite: oltre a mancare ancora i complici e la refurtiva del furto consumato a Correggio i carabinieri stano cercando di ripercorrere l’escalation criminale dei furti in abitazione compiuti tra febbraio e maggio dell’anno scorso. Alcuni importanti elementi investigativi ora al vaglio portano il “ladro di Facebook” ad aver probabilmente agito con analoghe modalità anche nelle province di Parma e Verona ma al riguardo nessun dettaglio può essere forniti essendo in corso le relative indagini.