“Vogliamo aggiornare i cittadini su quanto si sta svolgendo nei gruppi di lavoro che stanno operando sulle Mappe di Comunità”: così il gruppo dei coordinatori incaricati dal Comune spiega in una nota il lavoro che sta andando avanti su questo importante progetto di urbanistica partecipata. “Queste Mappe servono ad evidenziare i luoghi e le cose in cui si identificano gli abitanti, degli spazi che gli stanno più a cuore. Questo soprattutto per facilitare la percezione collettiva, da parte della comunità, delle ricchezze del territorio, i suoi valori identitari e patrimoniali, anche allo scopo di prevenire possibili trasformazioni non volute”.

Le Mappe di Comunità saranno tre come i gruppi che stanno terminando il loro lavoro (due per il capoluogo e uno per Felina) e ciascuna di esse sarà accompagnata da un “Quaderno”, una sorta di diario di quanto fatto in questi mesi con i materiali raccolti e prodotti allo scopo. “Le finalità sono, in primo luogo, raccontare il percorso svolto e restituire a tutti una rappresentazione identitaria del proprio paese e dei luoghi in cui vivono. Ovviamente una rappresentazione soggettiva delle persone che si sono lasciate coinvolgere nel percorso, ed una prima individuazione delle cose, elementi e luoghi su cui bisognerebbe intervenire dal punto di vista urbanistico e del governo del territorio. Quindi le Mappe saranno di due tipi: una che rappresenta “oggi e ieri”, e l’altra che rappresenta le proposte che si ritengono utili per il futuro dei paesi e delle loro comunità. La seconda finalità è invogliare tutti coloro che sono interessati a partecipare al proseguimento di questa iniziativa, che vedrà le due comunità coinvolte nel processo partecipato per l’elaborazione del piano-programma della rigenerazione-riqualificazione urbana dei centri di Castelnovo e Felina”.

A questo proposito è ancora possibile compilare il questionario, utile per avere un’immagine di ciò che più rappresenta il senso di appartenenza dei cittadini, disponibile sul sito istituzionale del Comune, www.comune.castelnovo-nemonti.re.it, insieme a tutte le informazioni sul progetto delle Mappe di Comunità.

Nel questionario si chiede di elencare alcune delle cose che individuano e distinguono Castelnovo Monti e Felina dagli altri paesi conosciuti; quali delle cose elencate hanno più valore e perché; quali cose si vorrebbero modificare e perché; cosa mancherebbe di più se non ci fosse; cosa si vorrebbe in questo luogo che oggi manca; se si è scoperto un luogo insolito, un uso diverso, una originalità nel paese; per chi vive a Castelnovo e a Felina da diverso tempo, in cosa sono cambiate rispetto al passato.

A tutt’oggi sono pervenuti 110 questionari che rappresentano una importante base di lavoro.

Tre sono i gruppi di abitanti interessati a rappresentare i valori identitari e patrimoniali del luogo in cui vivono: al Gruppo di Felina, il cui coordinatore e facilitatore è l’Urbanista Gabriele Bollini, partecipano 16 cittadini; al primo gruppo di Castelnovo gestito dall’Architetto Elisabetta Cavazza partecipano 13 cittadini; al secondo gruppo di Castelnovo, coordinato dall’Antropologo Claudio Cernesi partecipano 14 cittadini.

Tra le azioni portate avanti dai gruppi ci sono state, oltre alla ricostruzione fotografica dei luoghi, com’erano e come sono, anche la ricostruzione delle famiglie storiche di Felina e dei suoi borghi, la raccolta di documentazione storica sulle attività economiche locali, la testimonianza di persone portatrici di saperi locali – i saperi che varrebbe la pena di conservare e trasmettere alle generazioni future.

All’inizio del nuovo anno sono previsti incontri tra l’amministrazione comunale ed i gruppi di lavoro, cui seguirà, presumibilmente a metà febbraio, la presentazione pubblica del materiale prodotto.