I prezzi al consumo dei carburanti, nel 2016, sono risultati mediamente inferiori di quasi 10 centesimi per la benzina e di circa 13 per il gasolio, con un risparmio complessivo per i consumatori di oltre 5 miliardi di euro. Ce ne parla Tiziano Motti, eurodeputato della settima legislatura e presidente di Europa dei Diritti: il risparmio per i consumatori è una conseguenza del calo della fattura energetica italiana, vale a dire il costo che sostiene il Paese per approvvigionarsi all’estero, che, grazie al calo del greggio, è stata pari a 24 miliardi, con un risparmio di 10,9 miliardi sul 2015 (-31%). In flessione, ai minimi dal 1999, anche la bolletta petrolifera, scesa da 16,2 a 12 miliardi (-26%). E la fattura energetica del 2017, a parità di consumi, dovrebbe tornare “ai livelli del 2015, e cioè a 33-34 miliardi, mentre quella petrolifera dovrebbe attestarsi a 16 miliardi”. Sui carburati però il peso delle tasse a livello nazionale nel 2016 è ulteriormente cresciuto con una media del 69% per la benzina e del 65% per il gasolio, rimanendo superiore alla media europea, pari rispettivamente al 66% e 60%. Con l’accordo tra Paesi Opec e non Opec per un taglio delle quote di produzione in questa ultima parte dell’anno il pieno è tornato ai massimi dall’estate del 2015.