Una serata in cui un autore parla dei libri, delle canzoni, dei quadri che l’hanno colpito e formato. Un modo per avvicinare le persone all’arte e ai personaggi che la fanno. La rassegna “Autori in prestito” nasce nel 2011 dalla collaborazione tra il note scrittore di origine parmense Paolo Nori, Arci Reggio Emilia e alcune biblioteche della provincia. Da allora è stato un crescendo di partecipazione con alcuni nomi davvero importanti come Carlo Lucarelli, Manuel Agnelli, Zeroclacare, Eugenio Finardi, Marco Travaglio…
Quest’anno la rassegna si intitola “Sono pessimista ma me ne dimentico sempre”, una frase di Cesare Zavattini scelta da Nori perché “ho pensato che per quelli che leggono i libri, che guardano le mostre, che ascoltano le sinfonie, i libri, i quadri, le musiche che hanno incontrato nella loro vita li hanno aiutati, in questa cosa così difficile e così strana, stare al mondo”. La rassegna, arriva per la prima volta a S.Ilario. L’ospite della serata del 16 dicembre sarà il linguista e neuroscienziato Andrea Moro, figura molto noto del panorama scientifico italiano e divulgatore di fama con alcuni libri che hanno riscosso un notevole successo come “Parlo quindi sono”, “Breve storia del verbo essere”, “Che cos’è il linguaggio”, “I confini di Babele. Il cervello e il mistero delle lingue impossibili”. Il percorso formativo di Moro è molto interessante: partito da studi umanistici, si è confrontato con la scienza in autentici tempi mondiali come Harvard e l’MIT. Dopo quattro lauree e un approccio che mescola filosofia, letteratura, arte e neuroscienze oggi insegna Linguistica Generale presso la Scuola Superiore Universitaria IUSS di Pavia. I suoi campi di interesse riguardano il rapporto tra linguaggio e cervello, l’evoluzione delle lingue, i segreti delle sintassi. Il suo approccio è multidisciplinare, vivo, legato a problemi e tematiche comprensibili a tutti e che riescono a legarsi alle scoperte più ardite e complesse . L’incontro a S.Ilario sarà quindi l’occasione per entrare nel laboratorio vario, originale, suggestivo di un protagonista della ricerca mondiale.
L’iniziativa rientra nel programma di iniziative “Il nostro Natale” organizzato dall’Amministrazione in collaborazione con le associazioni del territorio.