carabinieri-notturnaL’allarme di furto giunto al 112 del Comando Provinciale di Reggio Emilia poco dopo le 3,00 di questa notte, congiunto al tempestivo intervento dei Carabinieri della Tenenza di Scandiano, ha mandato a monte il grosso colpo che la cosiddetta “banda della bici” aveva organizzato questa notte ai danni della rivendita di biciclette Cicli Iotti di via Tintoretto a Scandiano. Il rapido intervento dei carabinieri di Scandiano ha quindi fatto desistere i malviventi che hanno preferito darsi alla fuga a piedi per le strade circostanti abbandonando sul posto due furgoni rubati in uno dei quali avevano già caricato una decina di costose biciclette che stavano rubando.

L’origine dei fatti questa notte quando intorno alle ore 3,15 ignoti malviventi utilizzando come ariete un furgone Fiat Ducato, rubato poco prima a Scandiano, sfondavano la vetrata del negozio Cicli Iotti introducendosi all’interno dell’attività commerciale facendo man bassa di costose biciclette da corsa e mountain bike che caricavano velocemente su altro furgone in loro uso, un Renault Master rubato lo scorso 23 novembre in provincia di Treviso. L’allarme giunto al 112 dei carabinieri di Reggio Emilia comportava l’immediato intervento dei carabinieri della locale Tenenza. I malviventi vistisi scoperti si davano alla fuga per le strade circostanti dileguandosi. E mentre nell’intera zona scattava una serrata caccia all’interno di uno dei due furgoni rubati e recuperati dai carabinieri venivano rinvenute le costose biciclette che i malviventi avevano incominciato caricare sul furgone.

Le indagini ora proseguono per identificare i componenti dei malviventi ritenuti appartenere alla cosiddetta banda delle bici che imperversa in tutta la regione razziando costose biciclette dai negozi specializzati del settore. In questo caso i carabinieri reggiani confidano anche nell’esito delle indagini scientifiche: sui due furgoni rubati e sulle biciclette recuperate i carabinieri hanno proceduto ai dovuti rilievi finalizzati all’esaltazione delle impronte digitali che verranno inviate appunto al Reparto Investigazioni Scientifiche Carabinieri di Parma per le indagini di comparazione con i soggetti pregiudicati censiti in Banca Dati.