Carabinieri-notturnaGrazie all’eccezionale connubio tra la collaborazione dei cittadini e gli approfondimenti investigati, i carabinieri della stazione di Casalgrande hanno individuato nei locali che ospitavano l’ex mattatoio della frazione Veggia di Casalgrande, la dimora di un nutrito numero di cittadini nordafricani che vi abitava in gravi condizioni igienico sanitarie con grosso rischio anche per la loro incolumità. Gli occupanti infatti risultavano aver dotato gli ambienti, dove peraltro risultavano occultavano anche refurtiva, di energia elettrica che prelevavano da una cabina elettrica attraverso un pericoloso allaccio volante. Con l’accusa di concorso in furto aggravato di energia elettrica e ricettazione, i carabinieri della stazione di Casalgrande hanno denunciato alla Procura reggiana 7 cittadini marocchini aventi un’età compresa tra i 32 e i 22 anni, provvedendo, al termine delle formalità di rito, alle incombenze relative alla loro espulsione trattandosi di cittadini clandestini in quanto sprovvisti di permesso di soggiorno. A loro i carabinieri hanno sequestrato una decina tra cellulari di ultima generazione e navigatori e alcuni monili in oro, trovati nascosti dentro casa, che gli inquirenti ritengono di probabile provenienza furtiva.

Nelle more che le indagini portino all’esatta provenienza di quanto sequestrato i carabinieri di Casalgrande, stando alle prime risultanze investigative, ritengono che quanto rinvenuto possa essere stato rubato nei comuni della limitrofa provincia modenese. Il blitz l’altra notte quando i carabinieri, nella certezza di cogliere nel sonno i presenti, hanno fatto irruzione nei locali dell’ex mattatoio di via Mulino Veggia. All’atto dell’ingresso i 7 cittadini extracomunitari presenti si trovavano al piano terra adibito a zona notte con materassi gettati a terra dove dormivano. Lo stabile risultava essere provvisto di energia elettrica grazie ad un pericoloso allaccio abusivo con la rete elettrica pubblica. Grazie all’energia potevano ricaricare i loro cellulari di ultima generazione e utilizzare delle stufe elettriche per riscaldare gli ambienti. Nei locali i carabinieri rinvenivano e sequestravano smartphone, navigatori e alcuni monili in oro che proprio perché non è stata saputa indicare la provenienza si sospetta possano essere provento di furto.  Condotti in caserma i 7 cittadini marocchini una volta identificati, attraverso il foto segnalamento, venivano denunciati per furto aggravato di energia elettrica e ricettazione per poi essere sottoposti alle procedure di espulsione.