carabinieri-arrestoLa notte del primo luglio era stato arrestato a Scandiano dai carabinieri della locale Tenenza che l’avevano trovato in possesso di una variegata (per tipologia) partita di sostanze stupefacenti destinata alla piazza del comprensorio ceramico, costituita da una trentina grammi di stupefacenti tra hascisc e cocaina. Al 25enne M.J. residente a Castellarano i carabinieri avevano sequestrato anche un bilancino di precisione e oltre 300 euro in contanti ritenuti riconducibili all’illecita attività di spaccio.

Dopo la convalida dell’arresto era stato scarcerato con l’applicazione della misura cautelare del divieto di dimora nell’intera provincia di Reggio Emilia. Il giovane però, che in precedenza aveva ricevuto anche il foglio di Via per tre anni dal comune di Scandiano, in spregio alle imposizioni a lui sottoposte ha continuato a frequentare Scandiano, come puntualmente registrato dai carabinieri di Scandiano che l’hanno fermato a Scandiano in prossimità peraltro di luoghi di ritrovo giovanili. L’illecita condotta del 25enne è stata quindi segnalata alla Procura reggiana che ha chiesto ed ottenuto l’aggravamento della misura a cui il ragazzo era sottoposto. Il provvedimento di custodia cautelare in carcere e quindi giunto ai militari scandianesi che vi davano esecuzione traendo in arresto il 25enne, condotto al termine delle formalità di rito in carcere.

Il giovane era finito in manette la notte dello scorso primo luglio quando una pattuglia della Tenenza di Scandiano in Via Mazzini di quel centro abitato durante un posto di controllo alla circolazione stradale, procedeva al controllo di una Mitsubishi Z30 condotta da un giovane reggiano con a bordo il menzionato 25enne. Dopo le procedure di identificazione, nel corso del controllo dei documenti di guida e circolazione, gli operanti visto il nervosismo del passeggero, optavano per approfondire gli accertamenti con un’ispezione personale che portava a rinvenire all’interno dello zaino in suo possesso un bilancino di precisione e un pezzo di hascisc del peso di 25 grammi. Nela tasca dei pantaloni i militari rinvenivano una dose di cocaina e 335 euro in contanti. Dalla strada alla caserma il passo è stato breve e dove i carabinieri, ricorrendone i presupposti di legge, lo arrestavano con l’accusa di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Quindi l’iter processuale l’applicazione della misura cautelare del divieto di dimora nella provincia di Reggio Emilia e la conseguente violazione alle provvedimento che ha visto il ragazzo finire nuovamente in carcere.